Palermo: Massolo, Pelagotti e gli ordini di Bearzot

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Moduli, strategie, tattiche: tutto giusto. Alla fine, però, l’essenza del calcio è racchiusa in due concetti: fare gol e non prenderne. Gli occhi e la fantasia dei tifosi sono quasi sempre rivolti alla fase avanzata, alla punta, alla ricerca del bomber. Ma è lapalissiano quanto sia importante anche avere le spalle coperte da un numero uno in grado di compiere parate salva risultato. In questa direzione il Palermo parrebbe avere effettuato un ottimo colpo acquisendo le prestazioni di un portiere come Massolo.

Alberto Pelagotti parte con i galloni da super titolare, è ovvio, forte dello stakanovismo mostrato la scorsa stagione. Il portiere toscano, infatti, non ha saltato neanche un minuto tra campionato e playoff nonostante un periodo di evidente appannamento. Però, un conto è – con rispetto parlando – avere come dodicesimo Fallani ed un altro è avere un compagno come Massolo che sta lavorando sodo e che ha dichiarato apertamente che il suo obiettivo è farsi trovare pronto.

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Un precampionato durante il quale l’ex Entella ha disputato sempre almeno una frazione di partita per ogni amichevole disputata. Segno, forse, che il ragazzo è tenuto in buona considerazione da mister Filippi, tecnico conosciuto proprio ai tempi di Chiavari.

Solo il tempo ci dirà se la presenza di un “pungolo” come Massolo sarà di stimolo per SuperPela. C’è da convincere una folta platea di scettici in merito alle sue qualità. Di certo c’è che il Palermo, quest’anno, potrà contare su un’affidabile coppia di numeri uno. Del resto, come diceva il monito del mitico Enzo Bearzot, c.t. della nazionale campione di Spagna nel 1982: “Primo, non prenderle!”.

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