Palermo coeso e motivato ed è subito Brunori night

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Chi non aveva paura di una debacle prima della gara di ieri, domenica, alzi la mano. Il gruppo storico, quello della impresa della stagione scorsa, non c’era più aveva detto Silvio Baldini. Molti calciatori potevano addirittura entrare in campo demotivati per ragioni legate alle aspettative non soddisfatte in tema di contratti e per il distacco dal loro condottiero.

Brunori

Da quanto visto contro la Reggiana Palermo, tutto ciò risulta essere solo una scusa per abbandonare la nave al suo destino da parte del tecnico toscano. I rosanero, guidati ieri da Di Benedetto, tecnico capace quanto umile, hanno infatti messo in campo la voglia di vincere mostrata nel finale della stagione appena conclusa. Nulla ha inventato l’allenatore siciliano che si è affidato proprio a quello zoccolo duro protagonista dei playoff integrati dal nuovo portiere Pigliacelli e dal redivivo Broh. Proprio quest’ultimo è stato tra i migliori in campo sfoderando una prestazione attenta e di grande personalità.

Il solito Brunori

Contro la Reggiana, compagine ambiziosa di serie C, si sono viste tutte le cose già note lo scorso anno. Pregi e difetti di una squadra che ha il suo punto di forza nella coesione e nella voglia di sudare la maglia sono riemersi in una serata che non è eresia definire il Brunori night. Il bomber rosanero ha ancora una volta messo in discesa la partita con un gol da avvoltoio d’area di rigore dopo soli tre minuti imbeccato da un Valente già in forma campionato. Il suo raddoppio, di testa su cross del solito trenta rosanero, è da manuale ed ha sancito la netta superiorità della squadra di casa nei confronti degli emiliani. Con un doppio vantaggio in saccoccia ci si aspettava l’esordio di qualcuno dei nuovi ma l’allenatore pro tempore palermitano si è affidato in toto ai ragazzi dello scorso anno.

Giocatori non adatti alla cadetteria

Proprio la ripresa ha evidenziato che la serie B non appare il campionato adatto ad alcuni giocatori in rosa. Un esempio per tutti è sicuramente Silipo. L’ex romanista è apparso ancora come altre volte un ragazzo che non sa ancora cosa farà da grande. Troppo spesso si guarda allo specchio beandosi di un dribbling riuscito dimenticando di avere dieci compagni di squadra in campo finendo così per essere un corpo estraneo.

L’innesto sin dalla prossima partita, notte di calcio dei grandi il 6 di agosto, aumenterà sicuramente il tasso tecnico della compagine rosa ma nessuno può essere certo che ciò basterà per presentarsi ai nastri di partenza del nuovo campionato con la speranza di disputarlo serenamente. I prossimi giorni saranno quindi basilari per la società per assestare la rosa che il nuovo tecnico (Corini, De Zerbi, D’Angelo o chi altri) dovrà plasmare.

Già a Torino si spera di vedere in campo una squadra almeno somigliante a quella titolare della nuova stagione. La tranquillità non manca così come la passione dei tifosi, in tredicimila ieri al Barbera, pronti a sostenere i propri eroi in maglia rosa che attendono risposte chiare e veloci.

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