Palermo, sbagliando si impara: sconfitta “utile” per programmare il futuro

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Ci sono sconfitte più salutari di tante vittorie. Esse sono indolore quando arrivano in partite amichevoli ma bisogna saperne trarre utili insegnamenti. Un Palermo troppo brutto per essere vero esce dal campo a testa bassa al cospetto di un Pisa sicuramente più avanti nella preparazione e ben rodato sulla ossatura di una rosa che la scorsa stagione ha sfiorato la serie A.

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Abbiamo provato a cercare attenuanti e le avevamo pure trovate. Rosa incompleta, assenze pesanti, gambe imballate le prime che avevamo prese in considerazione. La spiegazione più logica ce la ha fornita Silvio Baldini. Si è addossato delle colpe, da persona che ci mette sempre la faccia quale è. Il leitmotiv è sempre uguale e se vogliamo è proprio il suo dogma: chi va in campo deve avere la consapevolezza della maglia che indossa. Che sia amichevole o finale playoff poco importa.

Ieri, ha detto nel post partita, troppi giocatori non avevano contezza della importanza della partita. Sarà servito a lui e alla società prendere delle decisioni definitive rispetto all’organico da definire per affrontare un campionato di B che tanto somiglia ad una serie A2. Di questo si è preso la responsabilità dichiarandosi deluso da sé stesso.

Consapevolezza che c’è tanto lavoro da fare ce l’ha sicuramente anche la società che immobile certamente non è ma che magari dopo la partita di ieri avrà compreso che è tempo di accelerare. Scegliere chi dovrà rimanere e chi invece sarà destinato a percorrere altre strade appare urgente. Il mister lo ha detto chiaramente. C’è gente che andrà via e sicuramente questo ne condiziona le prestazioni in allenamento e in partita. Prolungare la loro incertezza è un esercizio sadico e masochista allo stesso tempo. Alcuni dei protagonisti meritano gratitudine perenne ma se non li si ritiene idonei, e in parecchi non lo sono, per il prossimo campionato è giusto che celermente trovino altrove gli stimoli che da queste parti stanno già perdendo.

È proprio vero quello che afferma Baldini: questa partita è servita di più a chi ha perso che non a chi ha vinto. Siamo ancora alle primissime battute della stagione ed il tempo è ancora tanto prima di potere consentire a chicchessia di emettere giudizi. Non va sprecato però e questo lo sanno bene i dirigenti deputati a consegnare al tecnico una squadra capace di fare sognare i tifosi, così come spera lo stesso tecnico o più verosimilmente a non farli soffrire come dichiarato in conferenza dal CEO del citygroup.

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