Palermo, Via Libertà: per il primo maggio si leva alto il grido delle partite iva

Coronavirus: per il Primo Maggio, in via Libertà a Palermo, tanti sono stati i commercianti che hanno voluto far sentire alto il proprio grido d'allarme per una situazione ritenuta ormai insostenibile

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Per adesso, ciò che scorre in via Libertà, a Palermo, è un piccolo torrente di esseri umani. Ma ben presto, se non si riuscirà a porre rimedio, lo stesso potrebbe divenire il più impetuoso dei fiumi. “Covid-19:La colpa non è nostra” recitano i cartelli delle tante partite Iva scese questo pomeriggio, non a caso il primo maggio, lungo l’arteria principale del capoluogo siciliano.

C’è malumore, insofferenza, voglia di far sentire alto il proprio grido di disperazione. “Se non sarà a causa del virus moriremo comunque per fame” è un altro refrain, sempre più attuale e tormentato. Le saracinesche di tante attività commerciali che continuano a restare chiuse, rappresentano una vera e propria iattura per un tessuto socieconomico, quello siciliano, già alla canna del gas a prescindere dalla pandemia. Uno spiraglio di luce è certamente la recente, mezza promessa del Governatore Musumeci di permettere, tra le mille cautele del caso, una progressiva normalizzazione nell’imminente futuro. Ma non basta. I danni causati da questo lungo periodo di stasi sono già ingenti. E per questo ciò che si continua a chiedere a gran voce è una maggiore presenza da parte dello Stato: meno parole e più fatti, affinchè quel sostegno tanto sbandierato possa concretizzarsi entro tempi reagionevoli.

Di seguito le immagini della protesta inscenata in via Libertà.

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".

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