Il Palermo non vince più, parliamone col progettista – LE PAGELLE

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Ci sono due notizie, una buona e una brutta. Quella buona è che il Palermo finalmente ha interrotto la striscia di sconfitte, quella brutta è che questa squadra non sa più vincere. Perché se con una diretta concorrente dilapidi in casa un doppio vantaggio, ci sono due alternative: o devi andare a Lourdes (con buona pace dell’amica costantemente invocata da Baldini) o devi per forza rivedere alcune dinamiche di campo (leggasi, per esempio, una gestione stitica dei cambi durante il match). Se è vero che esiste un progetto, la prossima gara, quella contro il Cittadella, non sarà importante ma fondamentale. Oppure dovremmo ridiscuterne col progettista.

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Foto di Salvo Annaloro

Partita fra convalescenti, sebbene il Pisa in confronto al lungodegente Palermo sembra essere sul punto di essere dimesso. Al 10° lampo del Palermo in tre mosse: rilancio di Pigliacelli, spizzata di Brunori e gol di Di Mariano. Dopo il gol, Palermo in modalità fantasma in attesa del pareggio del Pisa. Viene accontentato al 24°. Tourè ringrazia un rinvio stile ballerino del Bolshoi di Marconi ed inventa un sinistro che Pigliacelli può solo applaudire fino a spellarsi i guantoni. A quel punto i nerazzurri piantano le tende nella metà campo rosanero ed il Palermo soffre come un diabetico in pasticceria. La “regola del tre”, però, premia ancora il Palermo in pieno recupero: Gomes-Brunori-Elia ed il Palermo senza capire come torna in vantaggio e chiude la prima frazione. Si sperava che il fischio di Felicioni fosse quello di fine gara, ma ci si deve accontentare di un semplice fine primo tempo.

Il Palermo entra bene in campo nella ripresa e dopo undici minuti colpisce ancora. È Elia a colpire di nuovo con un missile da fuori area ed il doppio vantaggio tranquillizzerebbe chiunque. Chiunque tranne i tifosi del Palermo costretti ad assistere alla valanga nerazzurra che travolge la Corini’s band. Ai tanti “tre” di questa partita manca quello pisano che arriva con i due gol di Gliozzi (al 64°) e Tramoni (al 77°). L’ultima occasione del match è rosanero con un palo colpito da Vido di testa, ma non c’è più tempo e sarebbe stato pure brutto scombinare questo 3 a 3. Ma è un pari che sa di sconfitta.

LE PAGELLE

Pigliacelli 6. Prova a disinnescare gli attacchi pisani, ma prende incolpevolemente altri tre gol.

Buttaro 6. Partita di buon contenimento, vede la metà campo avversaria con il binocolo.

Nedelcearu 6. Con quella grazia da cingolato agricolo, riesce a non fare danni sulle avanzate nerazzurre.

Marconi 5. Prende un’ammonizione a metà campo utile come una lavastoviglie nella foresta Amazzonica e su un suo rinvio sballato il Pisa realizza il primo gol. Brutto e sfortunato.

Dal 46° Bettella 5,5. Non ha colpe specifiche, se non quella di aver preso un giallo praticamente ancora negli spogliatoi.

Mateju 6. Primo tempo di sofferenza contro Tourè, meglio nel secondo tempo. È autore del passaggetto per il terzo gol del Palermo. In tanti, pervasi da un ottimismo fuori controllo, lo chiameranno assist e va bene così.

Segre 5,5. Quanto a corsa, corre. Dove vada, perché e a fare cosa resta ancora un mistero. Nulla da segnalare.

Gomes 6,5. Buona prova per personalità, agonismo e geometria. Una bella sorpresa.

Broh 5,5. Non è il PogBroh di inizio stagione ma neanche il buonBroh di cui ci si voleva dimenticare. Deve ancora capire cosa vuol fare da grande. Peccato aver mollato Tramoni sul terzo gol pisano. Chiude il match per infortunio.

Dal 82° Vido 6. L’uomo degli ultimi minuti: stavolta prende un palo. Chissà quando arriverà il suo momento…

Elia 7,5. Il paradosso è che segni una doppietta nella partita in cui gioca molto più il difensore! Il pisano Beruatto se lo ritrova pure nel flacone dello shampoo. Mezzo punto in meno perchè si perde Gliozzi sul secondo gol del Pisa.

Dal 90° Valente s.v.

Di Mariano 7. Tanta corsa, tanto buon proficuo pressing e finalmente un gol. Da questa prestazione deve ripartire il campionato del 10 rosanero. Esce stremato con crampi pure nei capelli.

Dal 75° Saric s.v.

Brunori 7,5. È vero, non è lucidissimo davanti, ma mette a referto due assist dolci come due sfince nonostante sia costantemente circondato peggio di Zaporizhzhia.

Corini 5. Racconta sempre di avere 29 titolari, ma attende quasi l’80esimo per dare respiro ad una squadra che era alla ricerca disperata di una camera iperbarica. Chi gli contesta un attacco abulico farebbe bene a sottolineare una difesa colabrodo.

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