Biancavilla – Palermo, trasferta sì, trasferta no

Sono bastate poche righe diramate dal Ministero dell’Interno per gettare un’enorme ombra di tristezza sulla prossima giornata del campionato di serie D.

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Il comunicato diramato dal Ministero degli Interni
Il comunicato diramato dal Ministero degli Interni

Trasferta vietata

L’incontro di calcio Biancavilla – Palermo, secondo l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è connotato da alto profilo di rischio. Si impone, pertanto, di non avviare la vendita dei biglietti per la provincia di Palermo.

Biancavilla, provincia di Catania

Il motivo cardine per cui gli uffici ministeriali impongono l’assunzione di questo provvedimento è, evidentemente, la collocazione geografica di Biancavilla: provincia di Catania. A dirla tutta, invece, parrebbe soltanto lo specchio dell’incapacità italiana di risolvere i problemi. Il classico mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi.

Trasferte? No, feste

Già perchè basterebbe vedere le pacifiche invasioni dei tifosi rosanero di questa prime giornate per capire che il clima è cambiato. Una tifoseria storicamente pacifica e che una volta ancora ha dimostrato i propri valori. Siano da esempio le trasferte di Marsala, Roccella Jonica, e Messina (altro storico rivale, seppur non al livello degli etnei) rivelatesi vere e proprie feste. Una tifoseria matura che ha ingoiato il calice amaro della serie D ed anzi lo ha trasformato in un’occasione per riappropriarsi del Calcio con “C” maiuscola.

Tutto tranquillamente prevedibile

Aggiungiamo che lo stadio del Biancavilla ha una capienza veramente irrisoria. I biglietti in vendita (e quindi i tifosi ospiti da tenere sotto controllo) sarebbero davvero pochi. Ultimo piccolissimo dettaglio: la partita del Catania si giocherà in contemporanea a quella rosanero. I tifosi etnei, pertanto, stiano al Massimimo ad incitare i loro giocatori piuttosto che ad organizzare spedizioni punitive.

Non rubate i nostri sogni

Utilizziamo una frase molto in auge in questi giorni: non rubate i nostri sogni! Il nostro è il sogno di un calcio pulito, il sogno di una trasferta cantando in pullman, il sogno di una foto di gruppo davanti lo stadio avversario. Perché di boccate amare negli ultimi anni ne abbiamo ingoiate talmente tante che almeno la metà era in più. Adesso che siamo ripartiti dagli inferi di una categoria che non ci appartiene, lasciateci almeno vivere questa esperienza come un modo per riconciliarci con lo sport, quello puro. Sì, lasciate che i tifosi rosanero possano un giorno raccontare ai nipoti: “Sai gioia mia, io sono stato in trasferta a Biancavilla, ed è stato bellissimo.”

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