Ricciardo-Sforzini, il bivio di Pergolizzi

Dualismo e cambio di modulo? Il tempo delle scelta è giunto per Pergolizzi.

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Il Palermo è una macchina da guerra che, al momento, sembra inarrestabile: la sesta vittoria consecutiva ha aperto ancor di più gli occhi a tutte le compagini che formano il Girone I della Serie D: quest’anno, c’è una squadra molto più forte che sembra destinata a troneggiare, indisturbata, sullo scranno più alto del campionato. Un sovrano che non conosce il significato di democrazia, un regnante incattivito dal recente passato fatto di soprusi e congiure: il re è stato deposto dalla corte che aveva giurato di difenderlo e ha conosciuto il sapore acre dell’esilio nelle terre di confine chiamate quarta serie. Da queste lande ombrose, il monarca progetta la lenta, ma inesorabile, risalita al potere. I piani machiavellici dell’aquila rosanero potrebbero incepparsi a causa di una difficile scelta: Pergolizzi, comandante in capo delle truppe, deve ufficializzare il soldato migliore da utilizzare come ariete. Cosa fare in questi casi? Creare un dualismo, forse cancerogeno, oppure rivedere il piano di battaglia?

Ricciardo-Sforzini-Palermo
La prima esultanza rosanero di Sforzini

PERGOLIZZI, È TEMPO DI SCEGLIERE…

Controllare una rosa competitiva è croce e delizia per qualsiasi allenatore del mondo: chi possiede i calciatori contati teme che le seconde linee, tranquille e rilassate in panchina, non siano all’altezza dei titolarissimi, mentre chi ha la ricchezza delle scelte deve diventare un mix tra un equilibrista ed un domatore di leoni. Aquile, in questo caso specifico. Un roster profondo, rubiamo un termine alla meravigliosa NBA, potrebbe creare qualche malumore ai panchinari di lusso. Mirri e Di Piazza hanno allestito una compagine estremamente competitiva ed adesso Pergolizzi, tecnico dei rosanero, dovrà decidere chi merita i galloni da titolare. Cominciando dalla punta centrale.

Ricciardo e Sforizini sono due acquisti pazzeschi per la Serie D ma la loro presenza simultanea nella rosa potrebbe creare piccoli problemi al tecnico palermitano. Guai che, fino ad adesso, non si erano mai palesati: Ricciardo è stato il titolare inamovibile perché Sforzini, arrivato a fine calciomercato, doveva acquisire gradualmente il ritmo partita. L’attaccante messinese ha siglato 5 reti in 6 partite di campionato ma domenica “Nandogol“, subentrato proprio al numero nove, ha portato a termine il primo assalto al fortino avversario realizzando la rete del definitivo 4-1 contro la Cittanovese.

IL BIVIO

Pergolizzi è davanti ad un bivio molto importante, il primo della stagione: creare un dualismo tra i due attaccanti oppure modificare tattica per schierarli simultaneamente? Una scelta che potrebbe cambiare radicalmente il campionato dei rosanero: qualora il modulo pergolizziano restasse invariato, uno dei due attaccanti (lusso per la quarta categoria, ndr) potrebbe prendere male la panchina ma, al tempo stesso, un cambio di modulo delegittimerebbe il credo tattico del mister.

Durante l’ultima conferenza stampa, Pergolizzi ha toccato marginalmente il tema spinoso: “Sforzini-Ricciardo? Dipende da loro e da come si completano, in mezzo a loro comunque ci deve essere un trequartista oppure una mezz’ala che attacca gli spazi”. Tradotto da RosaNero Live Translate: “Non li vedo bene insieme ma se fosse necessario per preservare il quieto vivere, un pensierino lo farei”. Perché un buon allenatore riesce a plasmare lo scacchiere in base agli uomini che ha a disposizione: e se possiedi due bocche da fuoco come Ricciardo e Sforzini per dare l’assalto alle roccaforti nemiche…

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