E se “l’usato sicuro” non fosse poi così tanto sicuro?

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A seguito della sconfitta subita sabato sera dal Palermo, a beneficio di un brillante Ascoli, montano le polemiche per un risultato non ancora digerito. Soprattutto per il modo nel quale esso è maturato. Sul banco degli imputati viene stavolta chiamato l’intero pacchetto difensivo del Palermo.

Premesso che a tre giornate dall’inizio del campionato, con il clima rovente di agosto e con il mercato ancora aperto di attenuanti ce ne sarebbero per tutti, e che sarebbe dunque ingeneroso dare un giudizio definitivo sui valori di questa squadra, non si può non prendere tuttavia atto della prestazione sottotono della retroguardia rosa.

Va anche detto che lo schieramento difensivo, in occasione dell’ultima gara, era alquanto inedito: a partire dalla coppia di centrali composta da Lancini e Nedelcearu. Difesa che peraltro contava anche l’assenza di Sala sulla corsia di sinistra, rimpiazzato ancora una volta da Roberto Crivello.

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SENATORI SOTTO ACCUSA

Proprio i “vecchi” di questa squadra, Lancini e Crivello, sono stati più di tutti bersaglio di critiche, sottolineate anche dalla tifoseria, che ha inondato i due giocatori di fischi quando questi sono stati richiamati fuori dal campo da mister Corini. L’accusa rivolta ai due è quella di essere considerati, dai più, inadatti a disputare un campionato di B di livello.

Viene dunque da chiedersi se è effettivamente opportuno puntare ancora su di loro, occupando di conseguenza degli slot che potrebbero essere utili per ulteriori arrivi. Nonostante la grande esperienza di entrambi e l’abnegazione mostrata per la causa rosanero, il feeling con la tifoseria, anche per colpa di errori francamente marchiani, pare non decollare. Viene spontaneo domandarsi se liberare slot ed adeguare la rosa non sia la mossa giusta da compiere in questi ultimi giorni di mercato. Stando così le cose il rischio, infatti, sarebbe quello di ritrovarsi in squadra due calciatori col morale sotto i tacchi.

Il mercato aperto consente, ancora per pochissimi giorni, di rimediare ad eventuali falle presenti in organico. Fermo restando che le operazioni in uscita, così come quelle in entrata, non sempre sono così semplici da portare a termine.

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