Avellino, D’Angelo: “Ho esultato perché sono stato minacciato, ma amo Palermo”

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Un palermitano ha interrotto la corsa alla promozione in Serie B del Palermo al primo turno nazionale dei play-off. Santo D’Angelo, calciatore dell’Avellino, ha spiegato sui social il motivo della sua esultanza dopo il gol segnato ai rosanero nel match del Partenio Lombardi. Il centrocampista 25enne ha detto di essere stato minacciato prima della partita.

Non ho esultato in campionato e non l’avrei fatto nemmeno ieri – ha scritto su Instagram D’Angelo –, se non fosse stato per qualche “finto tifoso” che mi ha massacrato due giorni di fila prima della gara di ritorno. Da minacce come: “Non giocare il ritorno altrimenti non metti più piede a Palermo”, ad insulti a mia mamma e voi mi insegnate che la famiglia, a Palermo, non si tocca ed è la cosa più importante”.

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Il numero 27 dei biancoverdi ha ribadito il suo attaccamento verso la sua città natale. “La mia esultanza è stata per questo, per fare sciacquare la bocca a questi quattro falliti! Per i tifosi, quelli veri, sempre massimo rispetto. D’altronde Palermo la amo, è la squadra del mio cuore e sputerei l’anima per quella maglia! Forza Palermo sempre!”, ha concluso D’Angelo.

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