Palermo, con la Paganese “C’è posta per te” – LE PAGELLE

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Guardare Paganese-Palermo dall’inizio alla fine è stato un atto di masochismo puro. Una partita di una bruttezza inenarrabile. Una delle peggiori della storia del calcio, della pallavolo, del tennis, del curling e della briscola in cinque. Il Palermo, con un gol di Floriano e senza sapere nè come nè perché, la vince. Ma la tentazione di cambiare canale per guardare “C’è posta per te” è stata davvero enorme. Del resto da Filippi alla De Filippi il passo è breve. Ma un altra partita così e… “No Maria, io esco!”

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Gol vittoria di Floriano contro la Paganese

Il primo tiro in porta è della Paganese al 4°, ma Pelagotti è attento. Il Palermo si affaccia timidamente dalle parti dell’area avversaria soltanto con Floriano al 15° (con il solito tiro a giro) e poi al 26° con Kanoute (in entrambi i casi su assist di capitan Santana). A seguire due occasioncine per i padroni di casa, ma giusto per la cronaca. Fine primo tempo, seguito rigorosamente a digiuno per evitare reflussi gastroesofagei.

La seconda frazione riprende il nulla cosmico del primo tempo fino al 59° quando Valente si trasforma in un centrometrista olimpico partendo a razzo dalla propria metà campo fino all’area della Paganese. Dal tiro in porta del numero 14 nasce un rimpallo, la palla arriva sui piedi di Almici che crossa in mezzo: tap in facile facile di Floriano e gol del Palermo. Da lì in poi soltanto uno zero grande quanto l’ex Unione Sovietica alla voce “emozioni” e “occasioni da rete”. Fuochi d’artificio e felicità come quando si riceve una cartella esattoriale quando l’arbitro comunica niente meno che cinque minuti di recupero. Giusto il tempo di tremare per un’ultima occasione della Paganese al 94° e poi finalmente arriva il fischio finale di questo strazio di partita tra due squadre veramente inguardabili.

Pelagotti 6. Compitino. Prendere gol oggi sarebbe stato assurdo.

Peretti 6. Il più concreto dellla linea difensiva. 

Palazzi 5,5. Mostra i soliti limiti. Fortunatamente l’attacco della Paganese è aggressivo come un chierichetto in servizio.

Marconi 5,5. Sempre costantemente ed inutilmente falloso. 

Almici 6. Ha il merito di seguire Valente e produrre l’assist per il gol vittoria, ma le condizioni da Ospizio Marino non sembrano migliorare. 

Dal 77º Somma s.v.

De Rose 5. Altra prestazione opaca. Si limita al tocco ravvicinato come un Arevalo Rios qualsiasi 

Dal 49º Odjer 5. Sostituisce De Rose in tutto, inconsistenza compresa. Dov’è finito il pitbull travestito da barboncino visto ad inizio stagione?

Luperini 6. Il più dinamico della linea mediana. Aggredisce e prova ad inserirsi, ma è una partita da “vietato giocare” e ne risente anche lui.

Valente 6. Da una sua iniziativa nasce il gol rosanero, ma vederlo giocare a sinistra è un crimine verso il gioco del calcio. 

Kanoute 4. Quasi 100 minuti di nulla, niente, nada, nothing, rien. Neanche un doppiopasso: è questa la cosa grave.

Floriano 6. Solo per il gol. Il resto è il solito noioso e prevedibile ritornello: palla sul destro rientro e tiro a giro.

Dal 65º Rauti s.v.  

Santana 6,5. È l’unico che prova la giocata. Nei primi minuti è addirittura commovente: colpi di tacco, palla sotto la suola, palloni filtranti. Alla faccia della carta di identità è il più ispirato fra i rosanero

Dal 65º Saraniti s.v.

Filippi 5. Ancora Palazzi in difesa, ancora Valente a sinistra, ancora Kanoute nel tridente, Silipo e Rauti in panchina. Santa Rosalia ci mette una pezza ed arrivano i tre punti, ma a queste condizioni non serve a nulla aver cambiato tecnico e se non è inquadrato è come se Boscaglia fosse ancora al suo posto. L’unica discontinuità che si nota è verso il gioco del calcio. Un antico ricordo. 

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