Campania felix per il Palermo. Floriano gol e Paganese battuta

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Dovrebbe giocare sempre in Campania, il Palermo. In cinque trasferte in quella regione, i rosanero hanno vinto quattro volte, a Castellammare di Stabia, a Cava de’ Tirreni, a Torre del Greco e, stasera, in casa di una Paganese sempre più inguaiata in classifica.

A segnare il gol dell’1-0 che è valso il quinto successo stagionale in trasferta per il Palermo è stato Floriano, alla mezzora della ripresa, dopo una bella cavalcata di Valente sulla sinistra, conclusa con un cross di Almici che ha pescato l’ex Bari appostato davanti alla porta sguarnita per il più comodo dei tap in. Azione bella e fortunata perché Valente ha potuto approfittare della marcatura meno che blanda di Onescu, già ammonito e a rischio di espulsione e perché il tiro del 14 rosanero dal limite dell’area è stato respinto sui piedi dell’accorrente Almici, preciso nel cross rasoterra per Floriano.

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Il Palermo continua a restare su un’altalena dalle oscillazioni vertiginose, alternando vittorie e sconfitte, con un rendimento invertito tra successi in trasferta e brutte cadute casalinghe. L’effetto è evidente in classifica, dove la squadra di Filippi sale al nono posto con 39 punti, due in più della Casertana che, però, ha giocato due partite in meno dei rosanero.

Insomma, un successo quello di oggi che non riscatta la sconfitta con la Juve Stabia e che mantiene il Palermo in fondo al gruppo che ambisce ai playoff; semmai, amplifica i rimpianti per l’occasione persa al Barbera una settimana fa, per la mancanza di continuità nei risultati di una squadra che ha bruciato tutte le chance di dare una svolta positiva al proprio cammino verso la promozione.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Non è stata una bella partita, intensa e accesa agonisticamente, tipica battaglia da Serie C, dove conta di più lottare su ogni pallone, senza cercare finezze, che il bel gioco o le geometrie tanto care agli esteti del calcio. In questo senso, gli uomini di Filippi si sono calati in pieno nel clima di lotta nel campo di una Paganese che non perdeva in casa da cinque partite di fila e che ha provato a creare qualche difficoltà al Palermo, schierato con Peretti a destra della linea dei tre difensori, con Palazzi e Marconi, al posto di Accardi che ha accusato un problema in rifinitura, e con Santana come falso nove, supportato da Floriano a sinistra e il redivivo Kanoute a destra; a centrocampo, Almici e Valente hanno completato il reparto con De Rose e un Luperini sempre più attivo e propositivo.

Pochi lampi in un primo tempo confusionario, combattuto e pieno di ribaltamenti di fronte. Un trend continuato nella prima parte della ripresa, quando i padroni di casa hanno provato a rendersi più insidiosi, ma la difesa rosanero non ha lasciato occasioni a Diop e compagni per impensierire Pelagotti. E, dopo il vantaggio, i siciliani sono stati bravi a gestire il risultato, senza rischiare nulla, ma anche senza creare alcunché, nonostante l’ingresso in campo di Saraniti, volenteroso ma reduce da problemi fisici che gli sono costati il posto da titolare, e di Rauti, eccessivamente falloso e spesso fermato dai fischi dell’arbitro.

A MONOPOLI SENZA DE ROSE

Vincere è sempre bello, ma questo successo ha il retrogusto amaro della sensazione di essere fine a sé stesso, di non poter cambiare le sorti della stagione e di non lasciare spazio alcuno a residue speranze di una inversione di tendenza. Sabato prossimo il Palermo sarà impegnato a Monopoli contro una squadra in serie positiva da cinque turni, dopo il pareggio con l’Avellino; mancherà De Rose, già in diffida e ammonito stasera. Vedremo se i rosa continueranno a stare sull’altalena.

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