Palermo, ora o mai più. Una vittoria per spiccare il volo

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Ora o mai più. Il Palermo ha, per l’ennesima volta in questo campionato, l’opportunità di dare una svolta alla sua stagione, di dare l’assalto a posizioni di classifica più favorevoli in ottica play off.

Finora, i rosanero hanno fallito le chance con una deprimente regolarità, proprio quella che è mancata nei risultati e nelle prestazioni, piombando ogni volta nella mediocrità di una posizione di classifica che, se da un lato concede il pass per gli spareggi promozione, li pone in una condizione tale da non poter nutrire alcuna speranza. Anche per via del regolamento della post season che impone alle squadre peggio classificate di giocare in trasferta e con un solo risultato a disposizione. E, fino a Catania, il Palermo aveva battuto soltanto la Juve Stabia, prossima avversaria dei rosanero, tra le squadre che la precedono in graduatoria.

Ecco perché abbiamo spesso scritto, dopo le tante delusioni stagionali, che il campionato dei rosanero era virtualmente finito. E, invece, non è ancora detto. Non è un pensiero umorale, l’effetto della vittoria nel derby che non abbiamo ancora smaltito, ma una possibilità ancora viva, purché quel successo non si riveli un exploit, un lampo di luce in una notte buia.

DOMANI ARRIVA LA JUVE STABIA

Battere, di nuovo, la Juve Stabia potrebbe proiettare il Palermo addirittura al sesto posto, confidando anche in una favorevole, per i rosanero, concomitanza di risultati delle sfide tra Teramo e Catanzaro e tra Turris e Foggia. Con una vittoria, la squadra di Filippi potrebbe scavalcarne ben tre (Teramo, Foggia e la stessa Juve Stabia), se tutto si incastrasse come vorremmo.

Se, appunto. Intanto, perché battere la Juve Stabia non sarà una passeggiata: la squadra di Padalino ha vinto quattro volte nelle dodici partite giocate fuori casa, come il Palermo, e ha perso soltanto una delle ultime sette, vincendo le ultime tre di fila. Verrà al Barbera per vendicare il ko dell’andata e per fare poker.

palermo

Troverà un Palermo galvanizzato dall’impresa del Massimino, ma sicuramente con la testa più “leggera” rispetto a qualche giorno fa. Filippi in conferenza stampa ha parlato di una spensieratezza positiva dei suoi ragazzi. Come se si fossero tolti un peso dalle spalle, una zavorra che gravava sulle gambe e sulle teste dei giocatori. Se fosse la situazione o la gestione del gruppo di Boscaglia non vogliamo sbilanciarci, ma così è.

UNA VITTORIA PER RILANCIARSI

Filippi ha recitato il copione del suo predecessore: guardiamo partita dopo partita e non facciamo ragionamenti di classifica. Giustissimo e sbagliato allo stesso tempo.
Perché occorre concentrare tutte le attenzioni all’avversario che ci si trova davanti in quel momento, senza distrazioni di sorta: tenere gli occhi puntati sull’orizzonte può fare ignorare il sasso davanti ai nostri piedi, e quel sasso ci può fare inciampare e compromettere il cammino.

Ma fissarsi un obiettivo è fondamentale per dare a ogni passo la sua importanza, per non considerarsi già arrivati appena messo un piede avanti. Questo sarebbe il pericolo da appagamento dopo un risultato che, senza una meta ben più importante, potrebbe valere una stagione, come la vittoria nel derby: il più è fatto e, da ora in poi, come va, va. No, non è così, almeno speriamo. Tornando al nostro discorso, una vittoria può rilanciare le possibilità in chiave playoff, può dare quell’entusiasmo e quella consapevolezza che possono rivelarsi armi decisive quando le energie cominciano a mancare, attenuando il gap tecnico tra le squadre, può insomma sovvertire ogni pronostico.

La leggerezza di spirito, che ha spazzato via quel nervosismo palese nel gruppo, tra liti, espulsioni e reazioni plateali, e un nuovo senso di responsabilità possono rendere possibile quella continuità di risultati che è mancata, quella svolta tanto auspicata e mai raggiunta. Filippi può contate su un gruppo carico, quasi al completo, tranne gli squalificati Odjer e Marconi e l’infortunato Saraniti, oltre a un Santana sempre più leader, ancora più adesso dopo l’apoteosi del Massimino, senza, crediamo, più accantonati e scontenti. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per afferrare la chance al volo. Ora o mai più, ripetiamo.


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