Il Palermo per esser grande deve agire da grande

La scelta di un tecnico, essere attivi sul mercato, il pragmatismo e la velocità d’esecuzione saranno indicatori e variabili di una società che agisce bene

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Siamo consapevoli del fatto che le anomalie e i ritardi del calendario calcistico tradizionale, dovute al covid19, abbiano dilatato i tempi dell’azione di mercato nell’opera di allestimento del Palermo 2020/21.

Sappiamo che bisogna attendere un po’ e quindi non è possibile valutare in alcun modo il comportamento del Palermo fc in merito. Peró non ci pare intempestivo caldeggiare un tipo di approccio deciso e agguerrito, quando sarà il momento. La scelta di un grande tecnico, essere attivi sul mercato, il pragmatismo e la velocità d’esecuzione saranno indicatori e variabili di una società che agisce bene. Dando anche un messaggio forte e chiaro ai propri tifosi oltre che alle squadre rivali.

CREARE IL PROPRIO APPEAL

Al momento un esempio di quanto auspicabile lo potremmo vedere  nel modus agendi del Monza di Berlusconi e Galliani. Nel 2003, e noi lo sappiamo bene, la stesso netto messaggio di forza e decisionismo noi palermitani dopo decenni di attesa lo percepimmo (omettendo il finale) all’arrivo di Zamparini. Esuberanza nel mercato e nomi fino ad allora inimmaginabili che si vestivano di rosa nero fecero subito comprendere a tutti che la musica era cambiata in meglio. Il nuovo Palermo, purtoppo, non ha il grande potenziale economico né di un Monza Berlusconiano né tanto meno di Zamparini, però deve mandare un segnale comunque forte e chiaro ed è obbligato a ricostruire la sua grandezza. Il Palermo attualmente non rappresenta ció che  tifosi credono per “diritto di nascita o nome”. Costruire un appeal di credibilità e rango di club forte e appetibile, non è affatto  qualcosa di automatico. Perché la società è nuova, e troppo breve è il percorso fin qui tracciato per dimostrarlo e farlo comprendere. 

UN CLUB “CANNIBALE” SUL MERCATO

Dare un’idea di forza passa dal concetto che nell’ambiente calcistico si faranno gli addetti ai lavori del potenziale (economico) e gestionale del club rosa nero.  E dalla dimostrazione tangibile di una aggressività e forza nel far suoi gli obiettivi di mercato prima e di stagione poi.  Al Palermo serve  costruire rapidamente “una fama” e una grande credibilità di “club  cannibale”  e molto appetibile sotto ogni punto di vista, non ultimo (tutt’altro) quello economico. Questo serve per  attrarre giocatori di target medio alto, ed è cruciale.  Il nome, il passato, lo “stadio bello” il pubblico appasionato sono variabili utili, ma non decisive senza sostanza. Inoltre  c’è anche il mondo social, che è un indicatore di umori e aspettative.  Fiducia e scoramento, slanci  di entusiasmo  o depressioni saranno conseguenza diretta di quanto il club dimostrerà in sicurezza e rapidità nel rendere effettive le proprie scelte. Sondare eccessivamente un mercato di svincolati, proporre annuali, e chissà quali tetto ingaggi, non può dare mai queste sensazioni, ne convincere ad accettare il progetto Palermo.

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