Riforma sì, riforma no, Calogero: “Nuovi gironi? Possibili vantaggi”

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Riforma sì, riforma no. Il gran ballo del calcio italiano pone nuovi quesiti, oltre a giornate – quelle in arrivo – che si preannunciano sempre più calde. L’idea di riforma dei campionati di B e C è stata bollata come “fake news” da Ghirelli, presidente della Lega pro, ma l’incertezza delle ultime ore impone riflessioni più approfondite. E l’ipotesi di “rivoluzioni” non è assolutamente campata in aria.

Il blocco totale imposto dal coronavirus, infatti, porterà di certo ad una profonda rivisitazione della “rosa” delle società partecipanti alla seconda o alla terza serie. Al di là del fatto che poi, una delle due, sarà composta, o meno, da club che verranno definiti “semiprofessionistici”.

SCACCIARE I RICORSI

Sulla questione, che dopo il voto dell’assemblea di Lega pro, promette nuovi capitoli, è intervenuto il direttore generale del Marina di Ragusa, formazione militante, con il Palermo, nel girone I della Serie D. “Per una squadra come la nostra – dice Nunzio Calogero – una possibile riforma non cambierebbe nulla: noi continueremo a giocare nella quarta serie. Se rifletto invece sotto un’altra ottica, quella dello sportivo, mi son fatto un’idea ben precisa. E cioè che la Lega, se lo farà, opterebbe per riformare il calcio italiano per un motivo ben preciso, quello di evitare – sottolinea il dirigente – una lunga serie di contenziosi“.

Il direttore generale del Marina di Ragusa fa riferimento a una grande serie di “ricorsi da parte di molte società. Credo dunque – prosegue – che se si opterà per questa riforma, sarà proprio perché l’attuale stagione non si potrà concludere sul campo”. Calogero parla anche di possibili vantaggi per le società. “Vantaggi soprattutto per tutte quelle società di Serie C – spiega – che vengono considerate professioniste ma non viene dato loro merito, in termini economici da parte della Lega, di quanto fatto ogni anno. Oltre a ciò ci sarà un girone in più nel calcio italiano, per cui credo che ci sia l’apporto favorevole da parte di tutti”.

NOVE GIRONI DA 16

“Ovviamente, se dovesse andare in porto questa riforma, per quel che concerne il campionato interregionale, credo che ci saranno 9 gironi da 16 squadre anzichè di 18 come si è detto in questi giorni, perchè molti club rischiano il fallimento e senza delle agevolazioni da parte della lega questi non ci saranno più. In conclusione credo che così facendo – ha poi spiegato a tuttoseried -, si abbassi la qualità del calcio al di sotto della nuova terza serie, ma non vedo come sia possibile evitare ciò.

E oggi? Con la sospensione dei tornei minori ormai vicina, la Federazione dovrebbe già da ora pensare alla prossima stagione. “Sarebbe necessario – prosegue Calogero – che la Lega programmasse fin da subito il prossimo campionato, che inizi a settembre o a gennaio, senza preoccuparsi dell’attuale stagione. Noi come Marina di Ragusa eravamo quasi salvi…”

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