Padre e figlio sistemano bar per riapertura: al ritorno multa da 746 euro

Rabbiosa la reazione del giovane titolare dell'esercizio commerciale ubicato a Cinisi:"In questo modo ci porteranno all'esasperazione"

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Oltre al danno la beffa: si può sintetizzare in questo modo la paradossale vicenda capitata a un padre e a suo figlio in quel di Cinisi. Multati dalle forze dell’ordine, con 373 euro a testa perchè a bordo della stessa autovettura. Un totale di 746 amarissimi euro che, Riccardo Evola, titolare di un Bar presso la cittadina balneare del palermitano non riesce proprio a digerire. Perchè, nonostante chi ha eseguito il verbale lo abbia fatto nel rispetto delle norme in vigore, la cifra e le modalità al diretto interessato sono sembrate davvero spropositate.

UNA SITUAZIONE PARADOSSALE

“In vista dell’imminente riapertura dell’attività, con mio padre abbiamo ritenuto opportuno sistemare gli scaffali e riempire le vetrine del bar. Finita l’operazione – precisa Riccardo a Blog Sicilia – stavamo semplicemente rincasando, tra l’altro stando attenti a rispettare la norma che impone di indossare guanti e mascherine. Essere sanzionati dopo 2 mesi senza lavoro, senza aiuti dallo Stato, dopo avere regolarmente continuato a pagare l’affitto a vuoto del mio locale e le utenze, fa rabbia – sospira Riccardo-. Ancora di più perchè, in tutto questo periodo non mi sono mai lamentato. Adesso che dovrei finalmente riaprire con tutti gli adempimenti del caso, una mazzata del genere è del tutto inaccettabile. Una situazione che ha dell’incredibile, dopo essere stati privati della libertà per due mesi. Perseguitare chi è andato a lavorare per tentare di ricominciare a guadagnarsi un pezzo di pane trovo sia la più grande delle ingiustizie”.

Considerazioni forti, dure, certamente condivise dalla stragrande maggioranza delle partite Iva per le quali, l’imminente riapertura non significherà in automatico ritornare alla normalità. “L’Italia è in ginocchio, e non è vessando con multe a chi esce di casa per cercare di riprendere a lavorare che potrà risollevarsi. Passatevi una mano sulla coscienza – conclude amaro il titolare del bar intervistato da Blog Sicilia – perché ci state portando all’esasperazione”.

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2 Commenti

  1. Chissa’ come sono andate realmente le cose. Ho letto l’articolo e c’e’ solo la versione del titolare del Bar. Io penso che nessun operatore della pubblica sicurezza ha il piacere di multare in questo periodo. Magari, chissa’, i multati avranno risposto con spavalderia o in modo poco rispettoso …chissa’!

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