Sul controllo degli sbarchi a Messina, Orlando contro Cateno De Luca

Il sindaco di Palermo Orlando ha chiesto chiarimenti sulla legittimità dell'ordinanza sugli sbarchi a Messina emessa da Cateno De Luca

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Il sindaco di Messina Cateno De Luca, nella scorsa settimana aveva verificato che nella sua città, in barba al Dpcm ed alle varie ordinanze regionali in vigore, sbarcavano centinaia di auto con passeggeri non autorizzati. Volendo tutelare la salute della comunità messinese e dei siciliani, aveva chiesto al ministero dei Trasporti la creazione di una banca dati per regolare il traffico nello Stretto. Non avendo ottenuto alcuna risposta, ha deciso di emettere una sua ordinanza contro gli sbarchi indiscriminati, che impone una registrazione preventiva per chi vuole venire in Sicilia. Il provvedimento vuole garantire la certezza della quarantena per chi arriva in Sicilia.

ORLANDO CHIEDE CHIARIMENTI

Come si legge oggi nel Giornale di Sicilia, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha chiesto chiarimenti in merito alla legittimità di questa ordinanza. Anche perché vincola i sindaci dei comuni di residenza di chi rientra in Sicilia al rilascio di un nullaosta. Per questo ha inviato una nota ai prefetti di Palermo e Messina, al presidente della Regione, al dirigente della Protezione civile regionale ed al coordinamento siciliano per l’emergenza coronavirus.

LA NOTA DI ORLANDO

Ecco cosa ha scritto il sindaco di Palermo nella sua nota: «Evitando di approfondire i temi collegati alla efficacia del’ordinanza sindacale, chiedo di sapere quale comportamento è legittimo assumere nei confronti di questa richiesta e nel rispetto delle norme emergenziali che regolano gli spostamenti dei cittadini, emanate a livello nazionale e regionale». Viene segnalata in particolare la richiesta inoltratagli da una madre perché il figlio dovrà rientrare con la nuova normativa, e le difficoltà di alcuni medici bloccati dalla nuova ordinanza, quindi impossibilitati, secondo Orlando, a raggiungere gli ospedali di riferimento.

LA RISPOSTA DI CATENO DE LUCA

In merito alla polemica sollevata dal sindaco di Palermo, il sindaco di Messina Cateno De Luca ha risposto così: «Occorre tener presente che siamo in una fase di avvio. In due giorni la banca dati ha registrato 1.737 richieste, di queste 1.500 sono arrivate dai pendolari che hanno la priorità. Quelle rimanenti invece riguardano le persone che devono rientrare nei loro comuni di residenza e per i quali è atteso il nullaosta. Purtroppo le polemiche in questo momento si sprecano e arrivano da più parti. Al collega e amico Orlando, in quanto anche presidente dell’Anci Sicilia, rispondo che invece di comportarsi come un personaggio in cerca d’autore, avrebbe ridotto i tempi di attesa rilasciando direttamente il nullaosta alla sua concittadina».

MALUMORE DIFFUSO

Occorre comunque aggiungere che questa ordinanza del Comune di Messina ha provocato in generale altre rimostranze degli Enti locali. Infatti si sono lamentati anche i sindaci di Agrigento, di Trapani e di Ragusa. Il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, ha detto: «Una perdita di tempo, in un momento in cui dobbiamo gestire situazioni serie e complesse. Ma poi come fa un mio collega a dire cosa devo fare io?». Anche altri sindaci di paesi siciliani non hanno gradito questo provvedimento. Si può dire che in genere gli amministratori dell’Isola hanno mostrato un certo fastidio nei confronti di De Luca, che, a volte, si è trasformato in scontro diretto. Ovviamente si registrano anche proteste da parte dei viaggiatori, cioè di coloro che sono in procinto di tornare nell’Isola.

IL PRIMO ARRIVO A MESSINA OGGI ALLE 6:40

Le nuove norme di fatto entreranno in vigore oggi a partire dall’arrivo alle 6,40 del primo traghetto. De Luca ha annunciato che sarà insieme alla Polizia municipale, per controllare gli sbarchi della prima nave.


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6 Commenti

  1. I lecca piedi ci sono sempre stati e Orlando assieme ad altri sindaci è uno di loro forza de Luca siamo con te

  2. E ti pareva che per una volta Ollando stesse dalla parte dei cittadini….un sa fattu ne viriri ne sientiri tuttu u tiempu…e ora spuntò con questa bella presa di posizione, complimenti caro sindaco lei non si smentisce mai…ma macari navissi un pilu…del suo collega Cateno De Luca

  3. Non si vuole la legalità in Sicilia sindaci dovete lavorare H 24 quando c’è emergenza servite i cittadini e non la politica

  4. Non avevo dubbi che un personaggio come Orlando ‘facesse’ il ‘furioso’…
    Il restano i pupari!
    Molti dei Sindaci siciliani hanno prima acclamato e poi preso le distanze da un Sindaco che vuole il rispetto delle ordinanze e dei decreti attuativi che consentano di ATTUARE I DPCM.
    Sentiti i Granpupari, i sindapupari hanno capito che non gli conveniva far smuovere terra e far gestire i luoghi silenziati delle loro gestioni a doppio tentacolo sotto i riflettori e con trasparenza avviare alla fruizione popolare.

  5. Gli altri sindaci delle altre citta’ siciliane se ne fregano perche’ il problema non e’ loro ma di Messina ( in quanto porta della Sicilia) e messinesi, allora sarebbe meglio fare annegare sullo stretto chi non e’ messinesi, almeno ci infettano i messinesi e non delle altre citta’ visto che i sindaci INVIDIOSI ( VI CONOSCONO IN ITALIA? CREDO DI NO!) se ne lavano le mani!

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