Virus, le cifre del 1° aprile: stabili, ma «No alla Pasquetta fuori casa»

Le cifre comunicate ieri dalla Protezione Civile sono stabili, rispetto ai giorni precedenti, un motivo in più per continuare a restare a casa

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Ieri c’è stato il consueto bollettino della Protezione civile delle 18, un appuntamento con le cifre ormai atteso ogni giorno, e seguito per pathos, quasi come una partita della nazionale di calcio. Perché ogni giorno c’è la speranza di sentire numeri che possano dare segnali incoraggianti sull’andamento di questa importante “partita”. Numeri che potrebbero valere come un gol importante, verso una vittoria tanto attesa. Le cifre snocciolate da Gabrielli ieri hanno detto che la situazione è stabile, come del resto era previsto per qualche giorno, e che è indispensabile rimanere in casa.

I CONTAGI DEL 1° APRILE

I nuovi contagi sono 4.782, un po’ di più rispetto alle cifre di martedì e di lunedì, quando si erano fermati poco sopra quota 4mila (4.053 e 4.056). I contagiati attuali sono 80.752, 2.937 in più rispetto ai 77.635 di martedì. Ad essi vanno però sommati i 727 nuovi decessi (il totale arriva così a 13.155) e i 1.118 nuovi guariti e dimessi (il totale è di 16.487) che devono essere sottratti dal conteggio.

GLI ALTRI NUMERI

I contagi totali dall’inizio dell’epidemia nel nostro Paese sono adesso 110.574. Inoltre attualmente ci sono 4.035 malati in terapia intensiva, 28.403 malati meno gravi in reparti ospedalieri ordinari e 48.134 risultati positivi al tampone ma in isolamento domestico perché con sintomi lievi o del tutto assenti.

PASQUETTA A CASA

Il capo della protezione Angelo Borrelli percepisce che la tempesta potrebbe diventare presto meno furibonda con le cifre che si ammorbidiscono. Per questo ha paura di mandare messaggi troppo rassicuranti. Soprattutto ora che arrivano la primavera e i ponti festivi. E quindi si affretta a ribadire quello che già si sapeva: «Pasquetta fuori casa? Assolutamente no, dobbiamo stare a casa e proseguire con le misure di precauzione».


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