Una storia palindroma a tinte rosanero

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Si fa un gran parlare del 02.02.2020, una data palindroma: identica se letta da destra a sinistra o viceversa. Ebbene, anche la storia rosanero ha vissuto dei momenti palindromi. Ad essere più precisi la panchina del Palermo è stata molto palindroma in epoca più o meno recente.

UNA PANCHINA PALINDROMA

Stagione rosanero 2012-2013, il primo vero annus horribilis della gestione Zamparini ad appena due anni dalla famosa finale di Coppa Italia. Una squadra totalmente sventrata da cessioni eccellenti e rimpolpata con giocatori dal pedigree inaffidabile per la permanenza in massima serie. Una panchina palindroma, si diceva. Perché in quella maledetta stagione – in pieno Zamparini-style – ben quattro furono gli avvicendamenti alla conduzione tecnica dell squadra: Sannino – Gasperini – Malesani – Gasperini – Sannino. Ecco la panchina palindroma.

I PALINDROMI NON SALVANO DALLA SERIE B

Sannino. Fu il tecnico di Ottaviano ad iniziare e finire la stagione. Una stagione che, con un sussulto di orgoglio finale, ci fece sperare nel miracolo (non riuscito) chiamato salvezza. Gasperini, che fece i conti con quel famigerato mercato di gennaio nel quale arrivarono mezze calzette da tutte le latitudini. E Malesani. Sì, Malesani, la parentesi più divertente di una stagione nefasta: tre partite contro tre squadre abbordabili, tre pareggi. Il tutto condito da dichiarazioni a difesa della politica dei “piccoli passi” che tanto bene avrebbe fatto ai rosanero. Bene per retrocedere prima, probabilmente. E comunque la lezione fu molto chiara: non basta una panchina palindroma per salvarsi se nel frattempo prendi giocatori del calibro – si fa per dire – di Anselmo, Nelson, Fauriln, Boselli ed il fantasma Sperdutti. Sos!

GALEOTTO FU IL PALINDROMO

A pensarci bene, palindromo fu anche l’anno domini 2002, l’anno che segnò l’ingresso sulle scene palermitane in rosanero di Maurizio Zamparini. Di lì a poco sarebbero arrivate tante gioie e tanti successi. Basti pensare quanto “amor a roma” fu portato nella famosa finale di Coppa Italia da 40 mila innamorati rosanero. Wow! Quanto alla fine ci siano costati tutti quei successi, è un capitolo che conosciamo tutti a memoria e sul quale preferiamo glissare abbondantemente.

UN MERCATO PALINDROMO

Intanto il mercato di gennaio si è appena concluso portando in dote alla squadra di Pergolizzi tre rinforzi offensivi del calibro dell’esperto Floriano e delle promesse Silipo e Lucca. Lol! Peccato, in una giornata palindroma avremmo potuto sfruttare il mercato dei palindromi: Oddo come terzino destro per l’infortunato Doda e Salas come prima punta al posto del convalescente Ricciardo. Lo sappiamo, sono leggermente attempati: ma conoscete giocatori palindromi più recenti?

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