Il Palermo a Castrovillari per i tre punti, vigilando sul mercato

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Dopo la brutta batosta interna con l’Acireale, il Palermo prova a rilanciare la sua fuga in campionato ripartendo da Castrovillari, l’ultima trasferta di questo girone di andata che si chiuderà in casa contro gli etnei del Troina.

MEGLIO FUORI CHE DENTRO

I rosanero, che resteranno orfani di Mario Santana per lungo tempo, in Calabria possono riannodare i fili della vittoria, blindare l’effimero titolo di “campioni d’inverno”. Titolo che nelle ultime stagioni non è stato esattamente risultato garante di successo finale. Poi servirà programmare e realizzare un girone di ritorno, che citando il capolavoro cinematografico di John Huston si spera sia da “fuga per la vittoria”. Il dato della stagione ad oggi ci conforta molto sulla resa del Palermo da trasferta. Un Palermo imbattuto e con un gol subito. Un autogol di Crivello in quel di Biancavilla.

Il bell’omaggio della società a Mario Santana dopo l’infortunio

LE SCELTE DETERMINANO IL RISULTATO

Un dettaglio da attenzionare e che contraddice quindi l’ipotesi della stretta correlazione tra pubblico e risultati, quindi è il parallelo tra resa casalinga ed esterna. È un dato di fatto che il “fortino Barbera”, fiero di ostentare cornici di pubblico di ben altre categorie, è stato violato già due volte, a riprova che sono le scelte ed il campo a determinare più della cornice l’esito di una contesa. Gli estenuanti ed un po’ eccessivi appelli a riempire gli spalti del Barbera più di quanto già siano generosamente affollati in un contesto come quello della D, appaiono frutto di un populistico ed esagerato richiamo “alle armi” che non ha ragion d’essere. E che, come visto, non blinda neppure il risultato atteso.

Ipotizzare o chiedere “quasi ogni settimana” un sold out del Barbera in D, o comunque anche in una eventuale C, pare davvero una richiesta priva di buon senso e sintonia con la realtà. Forse solo in C, speriamo già ed assolutamente il prossimo anno, in occasione del derby con il Catania – se nel frattempo lo stesso continuerà a esserci – sarà realistico poter contare su una cornice che superi le 20 mila unità.

VIETATO SBAGLIARE

Tornando alla stretta attualità della vigilia di trasferta in Calabria, il Castrovillari ovviamente attende il Palermo con il solito clima da evento e la voglia di ritagliarsi una giornata memorabile. In casa il trend dei calabresi è discreto, con Giugliano e Licata cadute tra le mura dello stadio “Mimmo Rende”. Ma il Palermo non può guardare troppo alle rese altrui, deve inderogabilmente riprendere la marcia senza farsi più erodere altri punti in classifica da Savoia ed Acireale. Un protagonista sicuramente molto atteso domenica sarà Gianni Ricciardo. Alla punta di Messina si chiede di interrompere il digiuno di reti che ormai si protrae da più di un mese. Il Palermo domenica non può fallire l’appuntamento con la vittoria.

IL TECNICO SOTTO LA LENTE

E sotto osservazione, soprattutto da parte dei tifosi, saranno le scelte e la gestione gara di Rosario Pergolizzi. Il tecnico al quale aver vinto 12 partite su 15 non è bastato per far breccia e convincere buona parte della piazza rosa nero. Di concerto la società, a prescindere da cosa dirà il campo domenica dalle 14.30 in poi, ha il dovere di irrompere con decisione sul mercato. Serve non puntellare ma dotare il club rosa di almeno un paio di elementi di indiscussa qualità e mestiere, per rintuzzare il tentativo di riaggancio delle inseguitrici. Di vice Santana, se Pergolizzi li considerasse più di quanto appurato fino ad oggi, ne avremmo un paio. Gli scarsamente o quasi per nulla utilizzati Ficarrotta e Rizzo Pinna.

Magari non troppo simili al capitano argentino, ma con punti di contatto circa la possibilità di sapersi inventare un tipo di giocata che in categorie come questa possono determinare qualcosa di importante e decisivo. Per il resto serve tassativamente l’arrivo di una reale punta di ruolo da doppia cifra certa. Una punta che si possa ben coniugare con le caratteristiche di Ricciardo. Magari una di quelle brevilinee, agili nel trovare coordinazione e rapidità di battuta a rete, o ad incunearsi tra le linee creando superiorità e pericoli in serie per le retroguardie avversarie. Ma intanto restiamo come siamo e parola al campo.

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