Palermo, dove eravamo e dove siamo: una scalata lunga tre anni

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Quella di oggi è una data particolare. Il primo settembre di tre anni fa il Palermo di Mirri si preparava ad iniziare un nuovo ciclo, affrontando a Marsala la prima giornata del campionato di serie D. Una categoria dalla quale ripartiva dopo il fallimento avvenuto un paio di mesi prima. Quell’incontro, per la cronaca, finì 1-0 in favore dei rosa grazie ad una rete messa a segno da un palermitano, Raimondo Lucera, con un’azione rocambolesca nei minuti finali.

Da allora sono, per l’appunto, passati tre anni esatti e il Palermo di strada ne ha fatta tantissima. Dopo aver dominato quel campionato di serie D – interrotto a poche giornate dal termine a causa della pandemia – i rosa hanno disputato due annate in serie C arrivando a giocarsi i playoff promozione, nella prima, e vincendoli al secondo tentativo sotto la guida di Silvio Baldini.

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Poi, storia recente, la cessione alla potente multinazionale del City Group con a capo lo sceicco Mansour e l’inizio di un nuovo ambizioso ciclo. Primo obiettivo dichiarato: il ritorno in tempi brevi nella massima serie. Nel frattempo una B da vivere, possibilmente sin da subito, da protagonista. I palermitani in fondo ci sperano e ci credono, nonostante le dichiarazioni di facciata fatte dalla società parlino di un’annata di consolidamento nella categoria prima di pianificare il grande salto.

Palermo però non ama aspettare, e dopo una prima scalata rapidissima è pronta a proseguire l’arrampicata. Convinta che il panorama che si godrà, una volta raggiunta la vetta, sarà di quelli che tolgono il fiato.

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