Palermo, “Mosè” Brunori e l’IMU di De Rose – LE PAGELLE

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Il miracolo si è compiuto: il Palermo è in serie B! Non è stata una notte da leoni, ma una notte da aquile. Aquile rapacissime che hanno artigliato la cadetteria grazie anche ai super straordinari concessi da Santa Rosalia. Adesso c’è solo da godersi il momento: tutto il resto è… serie B!

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Partita vibrante, nervi tesi in campo, sugli spalti, davanti le televisioni e dietro le radio. Il Padova ci mette grinta, il Palermo le occasioni ed il gol. A segnarlo sapete chi è? Un suggerimento: maglia numero 9… sì, è lui: Matteo Luigi Brunori con un calcio di rigore al 23° concesso per fallo di mano di Pelagatti. Il Padova, dalle parti di Massolo, è più assente di un presidente di seggio e per i rosa arrivare a fine primo tempo in vantaggio è praticamente un gioco da ragazzi. Avanti così: caffeina, teina e ginseng per gli undici che dovranno tornare in campo, bidoncino ipermaxi di camomilla supercamomillizzata per tutti i tifosi rosanero.

Il Palermo del secondo tempo non arretra di un millimetro anzi, continua a mulinare calcio e proposizioni offensive come fosse sotto di tre reti. Il Padova resta pure in dieci per una testata di Ronaldo vista dal VAR e…VARRicordato che da quel momento in poi i rosanero mandano al tiro tutti gli effettivi, i magazzinieri, la primavera, gli ex della stagione 1993-1994 e dodici estratti a sorte su Vivaticket.it! C’è anche il tempo per una seconda quanto ininfluente espulsione biancoscudata (Pelagatti) e poi… vedo solo gente che balla, che balla che balla, vedo solo gente che salta, che salta, che salta! È serie B, signori, serie B. 

Massolo 6,5. Attento e reattivo nelle pochissime occasioni in cui il Padova si fa avanti.

Buttaro 7. Un muro di gomma sul quale i biancoscudati rimbalzano dal primo al novantesimo.

Lancini 6,5. Nessuna sofferenza di troppo, ma becca un giallo che costringe l’allenatore a correre ai ripari.

Dal 46º Perrotta 7. Protagonista dell’espulsione di Ronaldo e più insuperabile del famoso tonno.

Marconi 8. “ZTL” non concede deroghe nè sconti. Mai una sbavatura durante il match: gli attaccanti del Padova lo sogneranno per molte notti.

Giron 6,5. Buona applicazione difensiva e buona gamba quando c’è da scorribandare in avanti. Gli manca il cross decisivo, ma la partita è gagliarda.

De Rose 8. È talmente diventato padrone della mediana che chissà quanto dovrà pagare di IMU. Lì in mezzo fa tutto: tampona, passa, accorcia, lancia, pressa. Da un suo cross, il rigore per il Palermo.

Dall’Oglio 6,5. Pronti-via e prende un giallo che ovviamente lo limita. Disputa comunque un degno primo tempo di forma e sostanza. 

Dal 46º Odjer 7. Il solito pitbull travestito da barboncino. Gioca una seconda frazione eccezionale sporcando tutte le azioni del Padova e rilanciando l’azione del Palermo con sapienza e velocità.

Valente 6,5. Oggettivamente sono mancati i suoi strappi, ma la serata è talmente goduriosa che spaccare il capello in quattro non ha senso.

Dal 73º Fella 6. Venti minuti al servizio della squadra. Contribuisce a delle ripartenze che non vengono sfruttate.

Luperini 8,5. È indemoniato, Luperinghio. Recupera palloni su palloni, nelle incursioni è più pericoloso di un carrarmato russo ed è il primo ad iniziare la fase difensiva.  Supereroe.

Floriano 7. Primo tempo tatticamente irreprensibile, attento e puntuale nella fase difensiva. Nei venti minuti giocati del secondo tempo va pure vicino al gol.

Dal 62º Soleri 6,5. “Entraessegna” fornisce il solito contributo più energizzante di una bevanda che “mette le aaaaaaali”. Ha una voglia di buttarla dentro pari a quella di un candidato di essere eletto in Consiglio Comunale. Va bene anche così.

Brunori 9. Palla al piede, apre il mare biancorosso della difesa del Padova, come fosse Mosè. Il gol vittoria è il degno epilogo di questa stagione monstre.

Dal 79º  Silipo s.v.

Baldini 10. Un capolavoro bello come il Teatro Massimo, come la fontana di Piazza Pretoria, come il profumo delle stigghiola della Vucciria e del polpo mangiato a Mondello. Si fosse candidato a Sindaco se li sarebbe mangiati al primo turno col 99,9% di preferenze. Fenomeno.

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