Palermo, tra un infarto e l’altro, turno passato – LE PAGELLE

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Uno a uno, millecentoventotto infarti e seicentotrenta casi di esaurimento nervoso. Questi i numeri in sintesi di Palermo-Triestina. Rosa troppo brutti per essere veri e – per buona parte della gara – vittime della “sindrome da Italia-Macedonia”. La squadra di Baldini passa il turno, molti tifosi rosanero hanno rischiato di non passare la serata. Se è vero che “la paura fa novanta” (guarda caso come i minuti di una partita di calcio), da oggi, nella smorfia palermitana, “il sollievo fa novantasei”. Novantasei, come il minuto del gol di Luperini. 

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IL PRIMO TEMPO

I primi minuti della gara sembrano beneauguranti per il Palermo che al 4° con Brunori ha la prima occasione del match. I rosa sembrano in palla ed è ancora l’italo-brasiliano a concludere alto il solito cross di Valente dalla destra dieci minuti dopo. La gara è tesa, gli animi belli carichi e – dopo un accenno di rissa al 14° – Marconi, al 18°, concede alla Triestina un calcio di rigore per un fallo su De Luca. Massolo ipnotizza Procaccio e para. Non contento si mette d’accordo anche con il palo alla sua sinistra per evitare un gol di Volta di testa da corner, ma gli alabardati continuano a dare la sensazione di essere più nella gara rispetto al Palermo. Poco altro sul taccuino, si va al riposo. Soprattutto quello cardiaco.

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IL SECONDO TEMPO

La ripresa segue lo stesso copione della prima frazione. Subito dopo quattro minuti Brunori parato da Offredi e poi Triestina. Tanta Triestina, troppa Triestina. Un salvataggio di Buttaro sulla linea ed un gol annullato ai giuliani per fuorigioco continuano a mettere a dura prova il sistema nervoso dei trentamila presenti sugli spalti mentre il Palermo riesce a rispondere solo con una bella conclusione del solito Brunori (di poco a lato). “Tanto tuonò che piovve”: calcio d’angolo e gol di Litteri che approfitta di una difesa rosanero modello “Presepe Natale 2022”. Terrore e panico fra i rosanero. Un gol in pieno recupero di Luperini vale una dose da cavallo di ansiolitico: il Palermo acciuffa il pari, acciuffa la fase successiva dei playoff. Della serie: non va bene, ma va bene lo stesso.

LE PAGELLE

Massolo 8. Si traveste da Giucas Casella sul rigore di Procaccio ed è giustamente appattato con i legni della sua porta. Amuleto.

Buttaro 6. Dalle sue parti spesso si trova a gestire in solitudine. Un’ottima chiusura evita un gol a due passi dalla porta alla Triestina.

Lancini 5,5. Non sono più gare da fine stagione da giocare in infradito e cocktail alla mano. E si vede. Spesso abbandonato dal compagno di reparto, perde le misure delle marcature.

Marconi 4,5. La ricerca dell’anticipo a metà campo scopre costantemente la difesa, provoca un rigore di un’ingenuità colossale e sul gol giuliano è al bar a chiedere una camomilla.

Crivello 5. È meno impreciso del solito, ma viene puntato e superato con una regolità impressionante. 

De Rose 5,5. C’è l’impegno, c’è la fame, ma – da buon capitano – dovrebbe anche infondere sicurezza alla squadra. Invece è il primo ad aver bisogno di una dose massiccia di benzodiazepine. Salterà la prossima gara.

Dallo’Oglio 5. Il centrocampo della Triestina è uno tsunami che lo sommerge dal primo al novantesimo. 

Valente 5. A parte qualche “strappo” sul finale, “Turbovalente” viene ingabbiato dalle maglie giuliane. 

Luperini 6. Diciamoci la verità: gira a vuoto per tutta la gara. Insegue ora il pallone, ora l’uomo ed è vittima di capogiri vertiginosissimi. La cura? Un piattone che si insacca alle spalle del portiere alabardato in pieno recupero.

Floriano 5. Si ritrova Rapisarda pure nei pantaloncini, nei parastinchi, nel flacone dello shampoo e sul divano di casa sua a guardare una serie TV. Incubo.

Dal 83° Soleri 6. Non segna, ma l’azione che porta al pari di Luperini è tutta sua.

Brunori 5,5. Nonostante sia solo e abbandonato al suo destino, le uniche occasioni rosanero portano la sua firma.

Baldini 5. Benissimo la filosofia, meno – ma molto meno – l’integralismo. Aspetta il minuto ottanta per il primo e unico cambio della serata e si lascia sovrastare dalla Triestina per tutta la gara.

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