Questo Palermo è uno “sconzajocu”: Bari k.o. – LE PAGELLE

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Bari-Palermo non è stata solo una scampagnata per fare gli applausi ai pugliesi. Anzi. I rosanero si sono travestiti da “sconzajocu” e hanno grigliato a puntino i galletti espugnando il San Nicola. Complice il k.o. dell’Avellino a Foggia, il Palermo entra nei playoff direttamente dal “portone” tanto invocato dal vice di Baldini, Mauro Nardini. Adesso il gioco si fa duro: questo Palermo può essere una mina vagante e dare fastidio a tanti.

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Il Palermo che esuta

IL PRIMO TEMPO

Freddo, cinico e spietato: questo il Palermo dei primi quarantacinque minuti di gioco. Un eurogol di Floriano al 25°, un pressing asfissiante e tante orecchie attente aii risultati provenienti sponda Avellino e Catanzaro. Da segnalare un tiro da fuori di De Rose – prima del gol del vantaggio rosanero – ed un’occasione per Scavone che sul finire della frazione, a tu per tu con Massolo, spara alto. Spegniamo per un quarto d’ora le radioline, facciamo una buona scorta di ansiolitici e ci rilassiamo un quarto d’ora.

IL SECONDO TEMPO

Anche nel secondo tempo il Palermo non smarrisce il killer-instinct. Dopo un tentativo da distanza siderale di Di Cesare, arriva al 57° il raddoppio rosanero. Punizione dal limite di Dall’Oglio e fallo di mano del biancorosso D’Errico. Dal dischetto, manco a dirlo, va Brunori che fa venticinque gol stagionale e può accomodarsi precauzionalmente in panchina (insieme a Valente). Unico sussulto del Bari un tiro di Antenucci al minuto 77 che Massolo ha respinto con un ottimo intervento. Cala il ritmo, il Palermo non molla l’osso ed il Bari si deve “accontentare” solo della festa promozione. Fischio finale, il Catanzaro batte la Vibonese e l’Avellino cade a Foggia: il Palermo è terzo. Ci vediamo ai playoff, primo turno nazionale.

LE PAGELLE

Massolo 6,5. Risponde “sono qui” quando chiamato in causa ed esulta più di Floriano dopo una parata su Antenucci.

Accardi 7. Nonostante la diffida, chiude la latata di destra a doppia mandata. Ottima condizione fisica.

Lancini 6,5. Gioca sul velluto un match nel quale i “galletti” danno pochi pensieri.

Marconi 6. Quando esce dalla linea dei quattro lascia troppo campo libero agli avversari, ma in marcatura non perde mai la bussola. 

Dal 71° Perrotta 6. Entra a timpulàta senza demeritare.

Crivello 7. Partita di sostanza, dove alterna la mazza chiodata e la clava. Per il fioretto ne riparliamo un’altra volta.

De Rose 7,5. A tratti sembra clonato, a tratti andrebbe clonato. Cuce, tampona, crea, verticalizza, passa, smista e a fine partita cucina per tutti orecchiette con le cime di rapa, lampascioni e gnummareddi.

Dall’Oglio 7,5. Ottima prestazione da tuttocampista moderno. Dai suoi piedi la punizione che porta al rigore della sicurezza.

Dal 59° Damiani 6. Entra con il match in discesa e si cala nel mood della gara.

Valente 6,5. Anche lui con la diffida sulla testa, si scapulìa un giallo nel primo tempo. Solita ottima corsa, solito ottimo pressing.

Dal 59° Silipo 6. Anche per lui mezz’oretta in campo nel momento più facile della gara.

Fella 6,5. Novanta minuti che valgono più di una mano di antiruggine. Ha voglia di contribuire e non tira mai indietro la gamba. 

Floriano 7. Poco altro oltre il gol, ma è una perla di valore inestimabile che incanala il match nella direzione giusta.

Dal 80° Odjer s.v.

Brunori 6,5. Ingabbiato dalle maglie biancorosse e dal rischio squalifica, trova il gol su calcio di rigore.

Dal 59° Soleri 6. Solita generosità. Vorrebbe anche segnare, ma va bene anche così.

Baldini 7. Adesso che ha trovato il bandolo della matassa può gestire una Squadra con la “S” maiuscola. 

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