Contro la Paganese, il Palermo come Fiorella. M’annoia. – LE PAGELLE

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“Siamo così, è difficile spiegare”, diceva Fiorella Mannoia. E, invece, è facilissimo. Il Palermo visto oggi pareggiare contro la Paganese è semplicemente una squadra costruita male in estate e sistemata peggio a gennaio. Non ha le caratteristiche mentali e qualitative per ambire a piazzamenti di vertice e ci toccherà ascoltare la barzelletta legata ai playoff ancora per qualche settimana. Credere ad un effetto taumaturgico della fase post season è, infatti, come se bastasse chiamare Varenne un asino per farlo diventare immediatamente un fantastico trottatore. “Certe giornate strane, lascia stare”, continuava la cantante romana. Eh si, cara Fiorella. Lasciamo stare, che è meglio.

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L'episodio del rigore in favore della Paganese

IL PRIMO TEMPO

Il primo tempo di Paganese-Palermo ha l’allegria contagiosa della sala d’aspetto di un urologo. Parlare di calcio è quasi impossibile, soprattutto se il Palermo riesce pure ad andare in svantaggio dopo una perla difensiva del redivivo Somma. I rosanero obbligati a trovare almeno il pari sono offensivi come dei coniglietti in una gabbia di leoni e solo una “plesciata” di Brunori in pieno recupero ha consentito alla squadra di Baldini di pareggiare. Fine primo tempo, il popolo rosanero – inaspettatamente – può sperare.

IL SECONDO TEMPO

Mossa a sorpresa ad inizio secondo tempo. Baldini non sfodera il solito triplo-cambio-carpiato-rovesciato ma un più modesto doppio-cambio-prematurato-conscappellamentoadestra. Dentro Crivello e Floriano, fuori Giron e Damiani. Proprio Floriano imbeccato da Brunori, sforna un ottimo assist per Valente che insacca il gol del 2 a 1. Ma è l’unica cosa seria di questa partita di anticalcio. Il Palermo (a parte una cappellata della difesa campana non sfruttata da Valente) continua ad essere pericoloso come un cacciatore con la fionda e – piccolo dettaglio – nel frattempo, un Crivello aggraziato come un elefante col tutù, aveva steso Tommasini in area regalando il rigore del due pari. L’espulsione nel finale di Odjer per doppia ammonizione è la degna conclusione di questa barzelletta che non fa ridere proprio nessuno. Fischio finale, gastroprotettore per tutti.

LE PAGELLE

Pelagotti 5. È vittima soprattutto di “fuoco amico”, ma sul primo gol respinge malissimo un tiro tutt’altro che irresistibile. 

Buttaro 5. È fisicamente pronto in fase difensiva. Superando la metà è in linea con la squadra. Inguardabile.

Somma 4. Contro la Paganese qualche buona chiusura nei novanta minuti non può bastare per coprire lo scempio commesso sul primo gol avversario. 

Marconi 6. Tutto sommato non ha colpe specifiche.

Giron 4. Quando il campo è piccolo è colpa del campo piccolo. Se il campo è normale è colpa del vento. Se non c’è vento è colpa del pallone che è sgonfio. Quando il pallone non è sgonfio è colpa del sintetico. Quando il campo non è sintetico è colpa del campo che è piccolo… e così in loop da settembre a fine marzo. E la storia continua…

Dal 46° Crivello 4. Un elefante che vorrebbe essere un ballerino di danza classica. Se non indossasse la maglia rosanero, l’episodio del rigore che consegna il pari alla Paganese, farebbe scompisciare dalle risate. Invece è uno dei momenti più tristi della stagione.

De Rose 5,5. Ci prova, ma è più isolato di Tom Hanks in Cast Away

Dal 78° Dall’Oglio s.v.

Damiani 4. Invece di dettare i tempi della manovra, detta a Baldini il tempo per le sostituzioni. Va fuori dopo aver passeggiato per tre quarti d’ora a passo da vasca in via Maqueda. 

Dal 46° Floriano 6. In una giornata di nulla, l’assist per il gol di Valente è un lampo nel buio. 

Valente 5. Chiude bene l’azione del momentaneo vantaggio rosanero, ma si divora un’occasione colossale e per tutto il match non garantisce la solita spinta a destra.

Luperini 4. Invisibile.

Dal 70° Fella 4. Un pallone toccato (e perso) in venticinque minuti. 

Soleri 5. Nessuno può rimproverargli la grinta, ma la qualità è un’altra cosa. 

Dal 61° Odjer 3. Uno dei personaggi più divertenti di questa barzelletta rosanero. Sul doppio giallo c’è da stendere almeno un migliaio di veli pietosi. Che risulterebbero comunque pochi.

Brunori 6. Fa partire l’azione del gol di Valente ed è furbo (o scorretto?) in occasione del rigore procurato e segnato.

Baldini 4. Cambia più formazioni di un giocatore di fantacalcio prendendo più malus che bonus. Spiace, ma certe scelte proprio non convincono e se Pelagotti – Somma – Damiani rappresentano la sua spina dorsale, consigliamo una visita urgente da un chirurgo vertebrale. Ma uno buono, però.

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