Con il vestito giusto il Palermo fa ancora festa

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Sedici punti nelle ultime sei partite sono una cosa che mancava dai tempi della serie D. Addirittura le ultime tre con altrettante vittorie e nessun gol subito. I numeri non mentono mai e certificano come il Palermo abbia cambiato il suo trend in campionato dopo la sconfitta pesante subita contro la Turris. Sicuramente nella inversione di tendenza ha influito il cambio di modulo deciso da Filippi.

Non più l’inutile schieramento con due trequartisti che altro non erano che centrocampisti schierati più avanti e dunque fuori ruolo o esterni messi dietro la punta e quindi, anche essi fuori ruolo. Onore al merito al tecnico rosanero che ha saputo cambiare idea e ha così trovato il vestito giusto alla sua squadra. La scelta poi di puntare finalmente su un undici titolare senza ricorrere ai bussolotti per sorteggiare la formazione iniziale ha consentito ai giocatori di acquisire quella continuità di prestazioni che ha permesso ai calciatori di esprimere al meglio le proprie qualità.

La partita di oggi contro la Paganese è di quelle classiche che non hanno storia. Il Palermo ha dominato ed il tre a zero finale è lo specchio esatto di quanto visto in campo. I gol di Fella, Brunori e Soleri meritano inoltre una considerazione statistica. Non c’è più Lucca quest’anno, cioè quel terminale offensivo da 20 gol potenziali ma una batteria di attaccanti che bene si integrano per caratteristiche tecniche e che i venti gol li faranno facilmente in tre nel solo girone d’andata.

L’appetito viene mangiando ed è necessario non sentirsi sazi proprio adesso. I rosa la prossima settimana giocheranno una gara sulla carta non difficile in trasferta contro il Picerno ed una eventuale vittoria lì porrebbe in pole position per diventare campioni di inverno dovendo affrontare in casa Monopoli e Bari ed in trasferta il derby contro il Catania. Se i galletti pugliesi ai quali il Palermo ha recuperato sei punti nell’ultimo mese dovessero incappare in qualche passo falso da qui allo scontro diretto la serie B non sarebbe un sogno ma un traguardo raggiungibile. I tifosi adesso hanno ripreso a sperare e per le due prossime gare in casa siamo sicuri renderanno il Barbera una bolgia. Ai giocatori e al tecnico il compito di riportarli in massa allo stadio, basta solamente continuare così.


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