Palermo, i decibel del “Barbera” per ammansire i lupi

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Fari accesi in vista del match contro l’Avellino in casa Palermo. Una gara che si disputerà al “Barbera”, uno stadio che – ad oggi – rappresenta un vero e proprio fortino. I rosanero, infatti, sono primi a pari merito con Monopoli e Paganese per punti conquistati fra le mura casalinghe. Domenica, tra l’altro, oltre al ritorno della “12” sui gradoni della Curva Nord Superiore, si prevede una buona cornice di pubblico in uno stadio nel quale – come in tanti altri in quest’ultimo anno e mezzo – per troppo tempo ha rimbombato il rumore del silenzio.

La curva nord del Barbera

I giocatori del Palermo hanno un’opportunità unica. Tanti ex hanno augurato loro di poter tornare a “sentire” il Barbera, ascoltarne il suo borbottare, godere del suo urlo. Ci sarà pure una ragione se un allenatore come Guidolin sostiene da sempre di non aver mai sentito un boato così fragoroso come quello verificatosi dopo il famoso gol di Ciccio Galeoto in una partita di Coppa Italia.

La gara contro l’Avellino potrebbe essere, finalmente, l’occasione per poter tornare ad avere una quantità di decibel da grande stadio al “Barbera”. Un pungolo importante per la squadra di Filippi, una squadra alla quale gli obiettivi da raggiungere di certo non mancano. Innanzitutto, dopo aver finalmente fatto bottino pieno in trasferta, ci sarebbe da prolungare la striscia di vittorie consecutive. Ci sarebbe, poi, da confermare (o migliorare, chissà) l’attuale terzo posto in graduatoria e – perchè no – vendicare la sconfitta patita l’anno scorso durante la regular season (due a zero per gli irpini). Tutto questo finalizzato a dimostrare che alle falde del Montepellegrino non c’è trippa per gatti. Sperando che non ce ne sia anche per i lupi.

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