La discoteca rosanero pareggia contro l’Acr Messina – LE PAGELLE

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Il solito dilemma: contro l’Acr Messina punti persi o punto guadagnato? “La seconda che hai detto”, avrebbe pronunciato Corrado Guzzanti con il suo celebre “quèlo”, per quanto visto oggi. La difesa balla che in confronto il sambodromo di Rio de Janeiro è un funerale per pochi intimi, il centrocampo crea poco (e protegge peggio) e là davanti i palloni arrivano con il contagocce. Un punto che muove la classifica, che lascia i rosanero imbattuti e che – speriamo – dia le giuste indicazioni al tecnico rosanero, Filippi.

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Contro il Messina, Soleri ha siglato il gol del pari

IL PRIMO TEMPO

Il Palermo visto nel primo è più brutto di un sottopassaggio di Viale Regione Siciliana. È l’Acr Messina a fare la partita e già al 5° Pelagotti prova a vincere il concosrso “la fissarìa del giorno” con un’uscita maldestra. Al 7° l’unico sussulto rosanero con un tiro da fuori area di Dall’Oglio. Un minuto dopo Palermo graziato dal giallorosso Di Stefano che dall’interno dell’area piccola non riesce a spingere in rete. Al 22° Marconi, saputo da Pelagotti del concorso odierno, prova un retropassaggio a passo di lumaca rimediando un giallo per il quale dovrà mandare una cassata ed un vassoio di cannoli al Sig.Longo da Paola. Al 30° Almici fa fuori un incerto Peretti con un pallonata al volto a 6215 kmh: entra Marong, che si ambienta subito spedendo una cartolina per partecipare anche lui al concorsone del giorno. Doccia fredda, anzi gelata, in pieno recupero: Baldè approfitta di una difesa rosanero immobile come una fotografia e sigla l’uno a zero. Fischio dell’arbitro: Il Messina va al riposo, il Palermo ha riposato abbastanza.

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SECONDO TEMPO

Il secondo tempo inverte i ruoli, con il Palermo che prova a fare la partita. Al 48° sempre il buon sig.Longo assegna un rigore ai rosa per un fallettinicchio su Luperini: Floriano calcia alto. Sembra la classica giornata no nella quale non si segnerebbe neanche con le mani. Entrano Fella e Soleri, la squadra di Filippi comincia ad “arrunzare” palloni in avanti. Al 65° su cross di De Rose, Luperini sfodera la specialità della casa, ossia l’inserimento, e Soleri imbuca un tap-in facile facile. Pareggio acciuffato, entrambe le squadre si allungano e solo un doppio miracolo di Pelagotti al minuto 87 mantiene il risultato sul segno X. È uno a uno finale, Palermo imbattuto. Adesso testa al comitato di benvenuto che organizzerà Saraniti al prossimo impegno a Taranto. 

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LE PAGELLE

Pelagotti 7,5. Incerto nel primo tempo, ma se il Palermo porta a casa un punto deve accendere un cero a San Pela da Empoli.

Peretti 5. Incerto ed impaurito come quando si riceve una cartolina dall’Agenzia delle Entrate.

Dal 31° Marong 5. Entra e comincia a colpire tutto quello che passa dalle sue parti. Ogni tanto, ma raramente, anche il pallone.

Lancini 6. In difesa si balla e lui è l’unico buttafuori della discoteca rosanero mettendo pezze un po’ qua e un po’ là. 

Marconi 4,5. Lento, impacciato e fisicamente fragile, per 60 minuti mette i brividi come stare nudi su un balcone a Courmayeur il 20 dicembre.

Dal 63° Perrotta 6,5. Due buoni salvataggi nella sua mezz’ora. Nel gioco delle coppie di mister Filippi scommettiamo che avrà tante (ma tante!) chances da titolare?

Almici 5. Non spinge e non affonda. Quando finisce il rodaggio?

De Rose 6,5. Lui è il titolare della discoteca rosanero e prova a fare di tutto per cercare di raddrizzare il match. 

Luperini 6. Fin quando giostra a centrocampo è leggero come una foglia dentro un tornado. Da un suo inserimento, però, il gol del Palermo.

Giron 5,5. La partita contro l’Acr Messina è un passo indietro rispetto alle prime uscite. Non era Roberto Carlos prima, non è Aleesami adesso. 

Dall’Oglio 5,5. Da trequartista ancora non convince appieno. C’è sicuramente qualità, l’aspettiamo.

55° Soleri 7. Lo ripetiamo spesso che nella vita i centimetri sono importanti. Il romano entra e pur non facendo sfaceli tiene in ambasce la difesa del Messina.

Floriano 4,5. Gioca e vince il torneo “Vibo Valentia” di nascondino per 55 minuti. Non va crocifisso in sala mensa per il rigore fallito.

55° Fella 5. Ancora un UFO per questa squadra, ma non può e non deve giocare sempre rinculando a metà campo.

Brunori 6. Prova ad insidiare la retroguardia peloritana, ma è più solo di Tom Hanks in “Cast away” per troppo tempo.

Filippi 5,5. I cambi lo aiutano a mantenere lo “0” alla casella sconfitte, ma casualmente il pari arriva quando si rinuncia al calcio-champagne fatto da 10603 passaggi finalizzati a rimanere sempre nella propria metà campo.

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