Il Palermo ritrova la vittoria. Battuta la Casertana al Barbera con le reti di Rauti e Lucca

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata, e questo è l’aspetto fondamentale. Il Palermo ha battuto 2-0 al Barbera una Casertana incerottata, ma che non è venuta in Sicilia a fare barricate. Non è stato il solito Palermo, abituato a impostare la gara su ritmo e possesso palla, ma comunque concreto e in grado di costruire un buon numero di palle gol e, quando necessario, di controllare e gestire l’avversario.

La linea della gioventù premia i rosanero, con i gol di Rauti e Lucca, ma notevole anche la prova di un veterano come Accardi, in una partita in cui sono tornati a vedere il campo tre giocatori assenti da tempo: Doda, Lancini e Santana.
Come previsto, Boscaglia schiera Lucca come terminale offensivo avanzato del Palermo, con Valente e Rauti alle sue spalle; con la squalifica dell’attaccate titolare, il giovane ex Torino si “traveste” da Saraniti. Combatte, si impegna, si rende pericoloso e trova pure la via del gol, oltre ai due annullati, e qualche volta pasticcia pure di piede.

La Casertana si schiera col consueto 4-3-2-1, la versione da trasferta del 4-3-3 di Guidi, con cui ha conquistato 2 vittorie e un pari nelle precedenti partite fuori casa. I campani sono privi di ben nove giocatori, tra le squalifiche di Icardi e Konatè, infortuni e i sette casi di covid che hanno scosso il club rossoblù alla vigilia della gara. Il Palermo non propone la solita ragnatela di passaggi per aggirare la difesa avversaria; a centrocampo, c’è Palazzi a dettare i tempi, con Odjer a guardargli i fianchi, Boscaglia schiera Marconi e Somma centrali con Accardi a destra.

I PRIMI MINUTI

Proprio per il palermitano, la prima grande chance della partita: al 3° di testa impegna Avella bravissimo a togliere, in tuffo, il pallone dall’angolino alla sua sinistra. Al 5°, altra occasione per i rosa: cross di Crivello per Lucca, fuori di testa: 7° ancora Lucca d testa, deviato in corner. Sugli sviluppi, Lucca stavolta schiaccia in rete, ma si era liberato spingendo un difensore e non si può fare. Qualche istante dopo, il Lucca show prosegue con una girata dal limite dell’attaccante, deviato in corner. Nonostante le tante defezioni, la Casertana non imita le ultime squadre ospiti al Barbera, non si chiude in attesa, gioca a viso aperto e prova a servire i suoi tre giocatori avanzati.

Il Palermo ci prova sulle fasce, con Valente, spesso supportato a sinistra da Crivello proiettato in avanti, e Kanoute molto vivace sulla destra; la sua velocità e i suoi dribbling mettono spesso in difficoltà il suo avversario diretto Valeau. Al 18° è proprio Kanoute a liberarsi sulla destra per il tiro, ma il portiere respinge di piede il suo rasoterra. Un minuto dopo è Valente dalla sinistra a crossare in area per Accardi che di testa impegna Avella bravo a deviare in angolo. Al 19°, Palermo in vantaggio con Rauti. Il Cosenza sbaglia in fase di uscita dopo il corner dei rosanero che riconquistano palla sulla trequarti, in area Marconi trova Rauti libero per il diagonale vincente. I campani provano a reagire, ma i suoi attaccanti sono più bravi a tuffarsi a terra, in area, in cerca di un fischio benevolo dell’arbitro, che a creare problemi alla retroguardia palermitana.

Il Palermo contiene gli avversari e controlla senza particolari difficoltà e al 40°, in una delle rare proiezioni offensive della seconda metà del primo tempo, va di nuovo in gol con Lucca: su cross di Crivello il suo colpo di testa disegna una parabola che scavalca Avella. L’arbitro, però annulla per una segnalazione di fuorigioco del guardalinee non si capisce se dell’attaccante o di Kanoute che era andato sulla libera di porta per ribadire in rete una eventuale deviazione del portiere. Il numero 20 non sembra toccare il pallone, ma il collaboratore dell’arbitro la vede diversamente e alzala bandierina. Lo stesso Lucca, al 43° spreca un uno contro uno in contropiede, facendosi fermare al limite dell’area.

BOSCAGLIA CAMBIA QUALCOSA NELLA RIPRESA

A inizio ripresa, Boscaglia deve cambiare la mediana, lasciando negli spogliatoi Palazzi e Odjer per Luperini e Broh. I ritmi sono decisamente blandi, con la Casertana a gestire il pallone. Col passare dei minuti, il Palermo riconquista terreno e a tentare la strada delle fasce per servire palloni per Lucca al centro dell’area. La strategia costringe la Casertana a arroccarsi indietro e frutta una serie di corner dalla destra. Ma di occasioni vere, poche e niente. Fino al lampo del 71°. Accardi avvia la ripartenza, Rauti si libera sulla trequarti di un paio di avversari, ma invece di tirare allarga sulla sinistra per Crivello che crossa per lo stacco imperioso di Lucca che insacca in elevazione per il 2-0.

I rossoblu provano a rispondere con un calcio di punizione di Santoro, alto sulla traversa. Al 74° ritorna in campo dopo un paio di mesi Doda, al posto di Accardi. Al 75°, dopo un fallo su Lucca si scatena un parapiglia di cui fanno le spese Buschiazzo e Marconi, che si erano messi le mani in faccia; il giocatore campano protesterà a lungo anche fuori dal campo. Alla ripresa del gioco, altro rientro in campo di un lungodegente: Lancini prende il posto di Rauti per ricostruire la coppia centrale in difesa.

All’87° sussulto della Casertana con un tiro dalla distanza di Fedato che impegna Pelagotti in tuffo. Al 90°, Boscaglia concede la passerella a Santana, un altro rientro dopo una lunga assenza, che prende il posto di Lucca. Al 91°, ancora Pelagotti smanaccia in corner un pallone dalla sinistra di Valeau. L’ultima occasione finisce sui piedi di Valente che in contropiede è bravo a liberarsi di un avversario, ma Avella para la sua conclusione. Poco importa, perché subito dopo arriva il triplo fischio finale dell’arbitro.


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