Un pari nel derby del “noncenepanchina” – Le pagelle

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Derby anomalo. Leggenda narra che prima dell’inizio del match, un’elegante signora si aggirasse nei pressi del Barbera gridando “Noncenepanchina”. Neanche nelle partitelle di calcetto fra over 60, infatti, si sono mai riscontrate tutte queste defezioni contemporaneamente. Covid, infortuni, squalifiche: in attesa delle cavallette e dello tsunami, un Palermo eroico sfodera la migliore prestazione della stagione nonostante il risultato finale di parità. Il Catania non punge praticamente mai e solo per caso i rosa non mettono tre punti in classifica.

Saraniti, leone di questo derby

PRIMO TEMPO

Prima frazione maiuscola dei rosanero e Catania non pervenuto. Pelagotti si limita ad osservare lo stadio vuoto, mentre dall’altra parte il Palermo confeziona occasioni su occasioni. Sugli sviluppi di un corner Saraniti si divora un gol da due passi e Kanoute piazza il tap-in da zero metri. Ancora Saranti al 23º potrebbe raddoppiare ma scheggia la traversa con una bomba che avrebbe ammazzato un ghiacciolaro. Anche Valente va vicino al gol al 43º su taglio mostruoso di Martin. In mezzo a tutto questo, tanto pressing e tanta abnegazione. Fischio di Zufferli, tutti a riposo, Palermo avanti meritatamente in questo derby tutto particolare.

SECONDO TEMPO

A sorpresa il Palermo si presenta per la seconda frazione con gli stessi undici del primo tempo… Per i rosa è ancora Saraniti il più pericoloso provando qualche tiro della domenica, ma si gioca di lunedì e allora è tutto da rifare. Mentre il Catania esegue 734 sostituzioni ed a Boscaglia diagnosticano un principio di ulcera nervosa, il Palermo comincia ad andare in sofferenza. Il catanese Emmanusso è spiccicato a Morimoto e la cosa riporta ad antichi derby dolorosi. Gira che rigira, al Catania riesce il pareggio al minuto 80, Rauti la potrebbe di nuovo incanalare sui binari rosanero all’84° ed i rossazzurri sprecano al 95°. È 1 a 1 finale. Peccato, sarebbe stata una serata perfetta.

LE PAGELLE

Pelagotti 6. Mai veramente impegnato, quando può guadagna secondi utili. 

Almici 6,5. È un leader in questa squadra. Finisce il derby in apnea, ma tecnicamente e tatticamente è indispensabile.

Corrado 6. Buon lavoro difensivo, ma vede la metà campo avversaria come tanti vedono Belen: un miraggio. 

Palazzi 6,5. Centrale elegante. Non sfigura perchè sostanzialmente mai puntato.

Marconi 6. Partita quasi perfetta. Peccato che da un suo colpo di testa rimpallato nasca il pari del Catania. 

Odjer 7. Un demonio! Nel centrocampo a due, lui fa per quattro. Prende tante di quelle botte che neanche Brad Pitt in Fight Club. Clonatelo!

Martin 6,5. Bentornato! Partita da geometra aspirante ingegnere, si riprende le chiavi del centrocampo rosanero e lo fa in un match simbolico come il derby contro il Catania.

Kanoute 6. Il gol e poco altro. Gioca, però, una partita di grande sacrificio: soltanto un doppio passo oggi.

Valente 6. Dopo un buon primo tempo, si fa male e resta in campo solo per onore di cronaca facendo il falso nueve. Falsissimo, proprio. Ma non è colpa sua. 

Rauti 6. Fino a quando gioca dietro la punta, “Arturo Di Rauti” è una chiattidda. Spostato a sinistra scompare manco fosse Calenda.

Saraniti 7. In questo momento non segnerebbe neanche con le mani, ma gioca un derby sontuoso per impegno, cuore e sacrificio. Un leone a cui manca solo una preda: il gol.

Boscaglia 7. Perfetto sia sulll’undici titolare sia sui cambi effettuati! Ha la panchina in lockdown ed è una vuvuzela continua dal primo al novantesimo: un martello continuo. È il timoniere di una squadra che mostra evidenti segni di miglioramento e voglia di lottare. Col recupero di qualche pedina e con qualche coppo di sale da diversi quintali, si può guardare avanti con fiducia.

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