Solo in 1000 persone al Barbera? No grazie!

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Le recenti misure previste dall’ultimo Dpcm, riguardanti l’emergenza Covid, hanno scatenato una ridda di discussioni. Tra i provvedimenti adottati dal Governo ce n’è uno che presenta, a nostro avviso, una evidente discrepanza. Una vera e propria disparità tra le società di calcio si verificherebbe nell’applicazione della misura riguardante la possibilità di assistere alle gare di presenza.

Il decreto prevede la possibilità di consentire l’ingresso all’aperto al pubblico, quindi anche in uno stadio, nella misura del 15 per cento della capienza, ma fino ad un massimo di 1000 persone. È evidente come alcune società di serie C ne sarebbero avvantaggiate in termini economici e di sostegno rispetto ad altre. Basti pensare, per esempio, a realtà come Cavese, Turris, Paganese e Viterbese, solo per citarne qualcuna, che con impianti da 5000 spettatori potrebbero usufruire del vantaggio di avere 1000 spettatori, con la possibilità di realizzare incassi in linea con i loro bilanci. Di contro, realtà come Palermo, Bari, Foggia, Avellino o Catania, con impianti di capienza superiore alle 20 o 30000 unità, avrebbero ricavi risicati.

Renzo Barbera stadio

POCHI TIFOSI PER TANTI POSTI

Aprire al pubblico uno stadio di simili dimensioni ha per le società più costi che guadagni. Si pensi, per esempio, alla spesa per gli steward sugli spalti e gli addetti ai varchi di accesso o alla manutenzione ordinaria dei servizi essenziali dei settori accessibili, come bagni e ascensori. Non ci stupiremmo se il Palermo continuasse a non consentire l’accesso ai tifosi. Sarebbe assolutamente condivisibile una scelta di tal senso poiché in uno stadio come il Barbera la presenza di soli 1000 tifosi passerebbe quasi inosservata, provocando di contro un salasso per le casse societarie.

Semmai è auspicabile che questo provvedimento venga rivisto e, pur mantenendo la misura del 15 per cento, non ponesse il limite dei mille spettatori massimo. In tal senso anche la UEFA recentemente si è mossa, consentendo per esempio la presenza di novemila spettatori in un impianto da 45000 posti per la gara che la Nazionale italiana ha disputato in Polonia. C’è da parte di tutti la consapevolezza che il rischio contagio va ridotto al massimo ma, con un poco di buon senso e soprattutto con il rispetto delle regole essenziali, uno stadio come il Renzo Barbera potrebbe tranquillamente ospitare 5500 spettatori.


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