Kanoutè: “Ho scelto il Palermo per andare in serie B e magari anche in A”

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Conferenza stampa di presentazione per l’attaccante senegalese Mamadou Kanoutè. Il calciatore classe ’93 ha risposto alle domande dei giornalisti, collegati in remoto tramite la piattaforma Zoom, sulla sua nuova esperienza al Palermo e sulle aspettative per la prossima stagione.

Come è andata la trattativa con il Palermo?

“Ho saputo che il Palermo era interessato e da quando abbiamo trovato l’accordo mi sono concentrato solo su questa nuova avventura. La trattativa è durata un mese. Poi c’è stato un blocco tra le due società, però l’importante è sono a Palermo e adesso dobbiamo guardare al presente. Questa è una grande squadra, società e realtà. È un piacere giocare qui”.

Ti fa paura la concorrenza in attacco? Sei pronto per giocare già a Teramo?

“La concorrenza fa bene perché ti porta ad allenarti al massimo, ti migliora. Sono pronto al cento per cento e il mister lo sa. L’ultima settimana, prima di andare via da Catanzaro non ho fatto gli allenamenti per vari motivi. Boscaglia sa bene la situazione com’è, io mi alleno tutti i giorni per entrare in forma e dare il massimo”.

In che posizione vorresti giocare? Speri di segnare molti gol?

“Nasco come esterno ma davanti posso fare tutti i ruoli, dipende dal mister come mi vuole utilizzare. So che posso fare meglio in fase realizzativa, cercheremo di lavorare su questo aspetto”.

Quando sei arrivato in Italia?

“Ho la mia famiglia a Roma, sono in Italia da 10 anni. Per me adattarsi in un posto dove vai è fondamentale, sapere la lingua è importante. Sono arrivato a Palermo da circa una settimana”.

C’erano altre squadre che ti seguivano? E perché hai scelto proprio i rosanero?

“Oltre al Palermo mi seguivano altre squadre, ma da quando ho saputo che la società era interessata non ci ho pensato due volte. Palermo è conosciuta a livello mondiale, è una piazza devastante, bellissima, è un onore. Giocare qui non è come giocare dappertutto”.

Quali calciatori conosci del vecchio Palermo?

“La storia del club si intuisce dai giocatori che sono passati qui: Dybala, Cavani, Toni e Vazquez. Palermo parla da sola, sono queste cose che ti spingono a fare queste scelte.

Quale obiettivo speri di raggiungere?

“Io sono venuto a Palermo perché è un progetto importante e qui si può arrivare lontano, in serie B e magari anche in serie A. Stiamo parlando di una grande piazza che merita di essere lì”.

Come si centra l’obiettivo?

“Dalla mia esperienza posso dire che serve giocare partita dopo partita, come se fosse l’ultima, stare sul pezzo e concentrati. Solo così si centra l’obiettivo, senza cattiveria e concentrazione non si va da nessuna parte”.

A quale giocatore ti ispiri?

“Mi ispiro a Jay-Jay Okocha, un calciatore che giocava con la nazionale nigeriana”.

Il tuo ex tecnico, Auteri, oggi allena il Bari. Pensi possa far bene anche in Puglia?

“Con Auteri ho un ottimo rapporto, mi ha migliorato tanto, è stato un allenatore importante nella carriera, devo ringraziarlo anche per questo. Sarà l’arma in più per il Bari di quest’anno. Speriamo di vincere contro di loro, magari realizzando una doppietta”.

Quanti gol speri di realizzare quest’anno?

“Per quest’anno l’obiettivo mio è quello di fare bene partita dopo partita, i gol arrivano in base alle prestazioni che fai. Non deve essere uno stress andare in rete. È più importante dare una mano alla squadra, poi i gol arrivano da soli”.


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