Ciaramitaro: “Boscaglia top, Santana come Cappioli? Vi dico la mia…”

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Rosanerolive.it ha intervistato in esclusiva Maurizio Ciaramitaro, ex calciatore anche di Palermo e Trapani. È stato un modo per parlare di Boscaglia, del Palermo e di quanto sia dura giocare con la maglia rosanero per un palermitano.

Maurizio Ciaramitaro in maglia rosanero

Mister Boscaglia è un siciliano verace. Io mi sono unito a Trapani ad un gruppo già formato” – ci dice Ciaramitaro – “un gruppo unito come un famiglia. È un uomo molto legato a quel famoso senso di appartenenza e sono sicuro che con il Palermo riuscirà a fare bene. Tra l’altro, se ha deciso di scendere di categoria lasciando una società piccola ma sana e seria come l’Entella, gli avranno prospettato un progetto importante.

COME AFFRONTARE LA SERIE C

“La serie C l’ho vissuta da dirigente a Trapani” – continua l’ex centrocampista rosanero e granata – “un campionato difficile dove l’ingrediente fondamentale è gente che conosca la categoria. Guai a prendere solo giocatori dal curriculum importante, si rischia di fare la fine del Bari. Ma mister Boscaglia queste cose le sa, non ha bisogno di consigli.”

IL CIARAMITA-RO-SANERO

A più spezzoni per Maurizio Ciaramitaro anche l’esperienza in rosanero. “Per un palermitano è difficilissimo giocare a Palermo. Io ho giocato poco anche perché avevo davanti gente che poi avrebbe giocato i mondiali: quello era un Palermo stellare. Ma per un palermitano è davvero difficile, non so neanch’io perchè. Forse la troppa pressione…”

UN BABY CIARAMITARO IN C1 CON I GRANDI

“La squadra che vinse la C1 nel 2001 era fantastica” – prosegue Ciaramitaro. “Un gruppo amalgamato con giocatori importanti, esperti e con voglia di vincere. Spero che il Palermo possa ripetere quella stagione. Santana potrebbe essere il Cappioli di quest’anno: Mario è un grande uomo ed un grande professionista. È consapevole del fatto che rientrare in campo dopo un brutto infortunio alla sua età può essere complicato e mi ha confidato che se sentirà di non riuscire ad incidere come vorrebbe penserà al ritiro. È troppo innamorato di Palermo e sarà comunque una componente importante di questa società.

UN FUTURO DA DIRIGENTE?

La nostra chiaccherata è terminata parlando di progetti futuri. “Non è mai facile per un calciatore iniziare una nuova carriera dopo aver smesso di giocare. Io sto seguendo qualche ragazzo, sto valutando alcune situazioni e devo prendere delle decisioni. Sicuramente mi vedo più con compiti dirigenziali che in campo.”

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