Quanti under schiereranno i rosa? Ma ci vorrebbe anche tanta esperienza

Il Palermo l'anno scorso i ha avuto in prestito un buon numero di under. I dirigenti quest'anno sembrano intenzionati a riaverli in squadra

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Il Palermo per nome e appeal nel “sentiment” comune è immaginato come la Juventus della serie C. Lo ha detto anche Sagramola, l’amministratore delegato del Palermo, quando ha parlato dell’attuale situazione allenatori: «Palermo spaventa ─ ha affermato ─. E chi viene qua sa che, al di là dell’impegno generale, se vincerà il campionato, avrà ottenuto un risultato scontato. Mentre, in caso contrario, rischia di essere considerato un somaro». Concetto condivisibile, che però a guardare bene cozza con l’atteggiamento della società a proposito dello spazio che intende destinare agli under.

Silipo, Doda e Lucca

QUANTI UNDER IN ROSANERO?

Attualmente in organico ci sono due 2000 e un 2001: il confermato Doda, Lucca che ha firmato e il rientrato Silipo. Però pare che è intenzione della dirigenza fare ritornare anche gli altri cinque che sono rientrati nelle loro società per fine prestito. Ma in questo Palermo che dovrebbe essere la “corazzata” della serie C, quanto spazio possono trovare questi ragazzi nati intorno al 2000? Però, a quanto pare, nei piani del Palermo non solo è prevista la presenza dei giovani, ma anche il loro utilizzo. Lo scopo dovrebbe essere quello di entrare nella graduatoria per la redistribuzione dei premi federali, e ottenere i premi di valorizzazione, che potrebbero essere anche centinaia di migliaia di euro

NEGLI SCORSI CAMPIONATI PROMOSSE SQUADRE SENZA UNDER

Ma ad una squadra che punta alla serie B, servono più gli under opuure l’esperienza di gente che conosce bene la serie C, e che ha nel bagaglio oltre che esperienza anche qualità? Occorre considerare nelle regole previste per potere entrare nella graduatoria del premio di valorizzazione, è previsto che i giovani nati dal 1998 in poi devono disputare cumulativamente più di 270 minuti a partita. Ciò significa che per concorrere, in campo ci devono essere almeno tre titolari under non sostituiti, o un subentrante dalla panchina di pari età. Certo, fra gli under ci possono essere anche dei campioni, ma questa strada non pare possa dare certezze

UN ESAME DELLE SQUADRE PROMOSSE NELLE ULTIME STAGIONI

A questo proposito il Giornale di Sicilia ha fatto un esame che non è certo rassicurante. Pensando all’ultima stagione, osserva che le squadre promosse, cioè Monza, Vicenza e Reggina, hanno utilizzato pochissimo gli under che avevano in organico. Solo pochi spezzoni di partite. Una, la Reggina, addirittura non aveva giocatori nati dopo il 1998. Come Bari e Carrarese, le altre due squadre che hanno lottato fino all’ultimo per un posto in B. Ma altri esempi non mancano. Nello scorso campionato 2018/19, delle nove squadre del girone C qualificate per i play-off, solo due avevano in organico gli under per entrare in graduatoria: Monopoli e Virtus Francavilla.

LA LINEA VERDE DEL PALERMO

Il Palermo, sembra voglia seguire una linea più verde di quella adottata delle squadre ultimamente promosse in B, perché dalle dichiarazioni fatte dai dirigenti, s’intuisce che ai tre giovani già confermati possano essere aggregati altri under. Addirittura vorrebbero farne tornare altri cinque. Una strategia che, come visto, nelle ultime stagioni non ha premiato le squadre che l’hanno adottata. Comunque si tratta di considerazioni sulle esperienze di altre squadre, e magari il Palermo arriverà in serie B con una squadra molto “green”, schierando tanti under in formazione, e prenderà due piccioni con una fava: promozione in B e cospicui premi di valorizzazione.


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