“Un gigante della nostra storia”: il calcio piange l’ex Milan Pierino Prati

Dopo un lungo male, Pierino la Peste è scomparso nella giornata di ieri. Aveva legato la sua carriera alla maglia del Milan, vincendo due Coppe delle Coppe e una Coppa dei Campioni

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Dopo Mario Corso, il calcio italiano perde, a pochi giorni di distanza, un altro grande calciatore. Si tratta di Piero Prati, attaccante che fece le fortune del Milan tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso. L’ex punta anche di Roma e della Nazionale italiana, se ne va all’età di 73 anni dopo una lunga malattia.

prati

IL PORTIERE CHE DIVENNE CANNONIERE DI COPPA CAMPIONI

Come già specificato, la carriera di Pierino Prati è legata, indissolubilmente, ai colori rossoneri. Il suo fisico gracile, durante gli anni giovanili, lo costrinsero a posizionarsi tra i pali, durante le partite con gli amici e le prime apparizioni tra compagini giovanili. Infatti, la leggerezza del suo corpo non gli permetteva di avere la meglio nei contrasti con gli avversari.

Innamorato di José Altafini, però, a un certo punto decise di spostarsi dalla propria area di rigore a quella avversaria. Sorprendendo tutti quanti, divenne uno dei cannonieri principali di quegli anni. Il culmine della sua carriera con il Milan, con cui mise a segno la bellezza di 102 gol in 209 partite, fu la finale di Coppa dei Campioni 1968/1969. Durante la finale con l’Ajax, che da lì a poco avrebbe fatto epoca, mise a segno 3 dei 4 gol con cui i rossoneri sconfissero i lancieri. Unico calciatore italiano a siglare una tripletta in una finale della massima competizione europea.

L’AVVENTURA CON LA CASACCA AZZURRA

Ma Prati, nonostante sia poco ricordato, fu importante anche nella vittoriosa avventura degli azzurri all’Europeo del 1968. Se infatti, la punta partecipò alla fase finale come riserva di Riva e del giovane Anastasi, fu decisivo durante i quarti di finale contro la Bulgaria. Nel match di andata, con Riva fuori servizio, Valcareggi dovette affidarsi a Pierino la Peste per cercare di recuperare il 3-1 in favore dei bulgari. Prati giocò 15 minuti e mise a segno il decisivo gol del 3-2. Nella sfida di ritorno, invece aprì le marcature del 2-0 finale che, di conseguenza, spalancò le porte delle semifinali contro la forte URSS. L’epilogo di quel campionato è noto a tutti, con la vittoria degli Azzurri contro la Jugoslavia. La punta, che militò anche nella Roma, Salernitana e Savona, non risultò decisivo per la conquista del trofeo ma, di sicuro, diete un contributo notevole per il raggiungimento dell’obiettivo.

L’OMAGGIO DA PARTE DEI ROSSONERI

Ha chiuso gli occhi un gigante della nostra Storia. Dal Bernabeu alla Bombonera: Piero Prati ha dato lustro in tutto il mondo ai colori rossoneri. Ciao Piero”. Con questo tweet, la società del AC Milan ha voluto rendere omaggio al suo campione. Così come i rossoneri, anche Salernitana e Savona hanno voluto ricordare il proprio campione, con un comunicato sul sito ufficiale e con alcune immagini sulla propria pagina Facebook.

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