L’App per “uscire in sicurezza” è pronta a far ripartire il mondo del lavoro

Nel corso della nuova diretta di Palermo Live ne parliamo con la musicista Maria Luisa Macellaro e con il Dott. Alfredo Nazzaro

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Si cercano soluzioni per tornare a vivere serenamente. E siccome vivere non può che fare rima con lavorare, in tempo di Covid-19 l’impegno di tanti medici e scienziati è volto a escogitare le giuste soluzioni. Quelle che, assieme al distanziamento sociale e al corretto utilizzo dei presidi, possano permettere alla gente di riassaporare un più normale concetto di libertà. Tutto questo servendosi, perchè no, della più moderna teconologia. Nella fattispecie, nella nuova diretta di Palermo Live, la protagonista assoluta è un’app, nata con l’obiettivo di “normalizzare la pandemia“. Presentata dai nostri ospiti, Maria Luisa Macellaro La Franca, musicista palermitana trapiantata a Parigi, e dal Dottore ginecologo Alfredo Nazzaro, si spera possa essere fruibile già a partire dalla “Fase 2”.

PER SVENTARE IL TRACOLLO

Si è già accennato alla difficoltà, crescente, del tessuto produttivo del nostro Paese, alla ricerca di un equilibrio tra le attività economiche e produttive e la tutela della salute. A tal proposito, riguardo il settore dello Spettacolo, il grido d’allarme di Maria Luisa Macellaro è davvero forte.“Stiamo soffrendo tanto, non abbiamo certezza di ciò che ci aspetta nel breve e nel lungo periodo. Concerti saltati e tour annullate sono ormai le uniche realtà concrete del nostro vissuto lavorativo. Ho da poco annullato un viaggio di lavoro a New York. Si tratta di un domino micidiale, che coinvolge non solo gli artisti ma tutti coloro che gravitano attorno al mondo dell’intrattenimento. Si tratta di un comparto che – precisa la musicista palermitana – , in Italia, ma ancora di più quì in Francia incide molto sull’economia delle Nazioni. E’ giunto il tempo di trovare le giuste contromisure, per permettere di tornare a lavorare il più velocemente possibile. Viceversa potrebbe attivarsi una crisi mai registrata prima d’ora, a causa della quale, chi non muore per il virus, rischia però di morire di fame. In tal senso, la speranza che riponiamo nell’app, si spera prossima a partire, è davvero tanta“.

UN’APP DIVERSA DALLE ALTRE

Per questo motivo, grazie alla decisiva collaborazione di medici e professionisti del settore è stata ideata un’applicazione che in tal senso potrà risultare preziosissima. Utilizzabile tramite un oggetto simile a un cardio frequenzimetro, volto al monitoraggio da Covid-19 di chi lo indossa. Un aiuto concreto per individuare i soggetti maggiormente a rischio, in grado di individuare nuovi focoloai e di risalire al paziente zero. A parlarcene in maniera più approfondita è il dott. Nazzaro.”Il concetto è relativamente semplice. Mentre le app di cui si sta discutendo in questo momento, compresa quella adottata dal Governo italiano sono app di tracciamento, la nostra si prefigura di intercettare il soggetto a rischio precocemente, senza aspettare che diventi sintomatico. In questo ci viene per l’appunto in aiuto la tecnologia, come il termoscanner che viene associato alla app, o le stesse funzioni integrate alla stessa applicazione. Quelle che, ad esempio mi vanno a valutare la frequenza cardiaca piuttosto che la saturazione di ossigeno.”

COME UN SEMAFORO

Le stesse che mi daranno uno score di valutazione dello stato di salute del soggetto, da verde a giallo ad arancione. Precisando – prosegue il dott. Nazzaro – che, nel caso il colore risultante attraverso l’app fosse rosso, quello indicherebbe che la persona è già contagiata e che dunque dovrebbe stare in quarantena. Se infatti, nel mio terminale, dovessi ravvisare un soggetto rosso in giro per le strade, è chiaro che c’è qualcosa che non va e lì interverrebbe il penale”.

UN AIUTO ALLA RICERCA DELLA NORMALITA’

Il concetto è quello di permettere alle persone non malate di potere condurre una vita assolutamente normale, ben sapendo che le probabilità di incorciare una persona affetta da Covid-19 è relativamente bassa. Tenendo ben presente che con questa malattia conviveremo ancora per almeno due tre anni, questa app si propone di gestire la fase piatta della curva, sapendo che, probabilmente, non arriveremo mai al tasso di contagio zero. L’obiettivo, oltre che l’auspicio – conclude il Dott. Nazzaro –, è di provare a ridurre il rischio che, tra quattro cinque mesi ci possiamo trovare nello stesso punto dal quale siamo partiti”.

Di seguito l’intervista completa ai nostri ospiti nella diretta diretta di Palermo Live

Covid-19, L'App che può aiutare: "#IO RESTO IN SICUREZZA"

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Publiée par Palermo Live sur Lundi 27 avril 2020

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".

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