Il 26 marzo la curva dei contagi è risalita, ma non c’è allarme

Nonostante la risalita della curva dei contagi del 26 marzo, gli esperti trovano delle giustificazioni e sono fiduciosi che tonerà a ridiscendere

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La curva dei contagi per coronavirus in Italia, dopo quattro giorni di calo il 26 marzo è risalita. Questo dato viene giustificato come una conseguenza dell’aumento dei tamponi, o con l’arrivo di alcuni risultati mancanti nei giorni precedenti. Il fatto è che il 26 marzo ci sono stati 4.492 nuovi positivi, mentre il 25 marzo l’aumento era stato di 3.491. E per quanto riguarda gli altri giorni precedenti, martedì 24 il numero degli aumenti era stato 3.612, lunedì 23 3.780 e domenica 22 3.957. Comunque il totale del numero complessivo dei contagiati da inizio epidemia, ha così raggiunto i 80.539.

IL DETTAGLIO DEI NUMERI DEL 26 MARZO

Questo in sintesi il dettaglio dell’aggiornamento dei numeri del coronavirus, comunicati dalla Protezione Civile nella conferenza stampa delle 18:00 del 26 marzo

Casi attuali: 62.013 (+4.492)
Deceduti: 8.165 (+662)
Guariti: 10.361 (+999)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.612 (+123)
Totale casi: 80.539 (+6.153, +8,3%)

IL PARERE DI RANIERI GUERRA

Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Oms, a proposito dei dati del 26 marzo ha sottolineato: «Nonostante la leggera crescita, le misure sembrano avere effetto, ma comunque è un momento assolutamente critico: non bisogna abbassare la guardia. Nei prossimi giorni ci aspettiamo un rallentamento della velocità di crescita della curva e una diminuzione della casistica. Spero che ciò accada soprattutto per la casistica grave. Bisogna continuare con le misure di contenimento e distanziamento sociale, ma bisogna anche garantire i servizi a livello domiciliare e anche di carattere psicologico».

QUESTO IL QUADRO CON GLI AGGIORNAMENTI REGIONE PER REGIONE


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