Covid-19, lo sfogo di un operaio RAP:”In trincea contro i virus tutto l’anno”

A prescindere dal Covid-19, da sempre abituati all'idea di dover lavorare tra virus e batteri, gli operai della RAP non accettano più le facili critiche dei loro concittadini

0

Pagano, e anche in maniera salata, l’endemica disfunzione, a Palermo, di un servizio: quello della rimozione dei rifiuti dalle strade. Quando c’è da lanciare battutine salaci o, peggio, invettive, gli operai della RAP ex Amia sono tra i bersagli preferiti dei palermitani. In tempo di coronavirus però, per tanti di loro è giunto il momento di alzare la voce. Di rispondere, per le rime, a tutti quei concittadini e non, pronti, senza mezzi termini a tacciarli per scansafatiche. Il motivo? Risale agli albori dell’emergenza in atto, quando, a dire il vero legittimamente, gli impiegati della partecipata comunale chiesero la dotazioni di presidi adeguati (mascherine, gel igienizzanti e guanti) per lo svolgimento delle loro mansioni. Da: “A menza scusa vuonno” al più dotto :”ci mancava il coronavirus per interrompere un servizio di per sè inadeguato”, la condanna per loro è stata pressochè unanime.

Gli operatori della Rap si dicono stanchi delle critiche dei palermitani

Questa volta però, a ribellarsi, nonchè a farsi portavoce di tanti colleghi, ci ha pensato il signor D.C. Raccogliamo il suo sfogo direttamente da un suo post su Facebook:”Sono incazzato nero: la notte noi operatori ecologici della RAP usciamo a svolgere il nostro dovere, cercando di farlo nella migliore maniera possibile,cercando di tenere Palermo pulita e di non farla affogare nella spazzatura creando ulteriori disagi e cosa vedi: gente che si nasconde dietro le finestre con i telefonini in mano pronti a riprendere un tuo minimo errore per poi postarlo sui social. A queste persone dico:affacciatevi nei balconi per applaudirci invece di criticarci, prenderci a sassate. Noi corriamo rischi 365 giorni l’anno perché raccogliamo spazzatura e siamo sempre a contatto con batteri e virus e talvolta senza nessuna protezione. Meditate gente e fatevi un bell’ esame di coscienza”.

Articolo precedenteCoronavirus: facendo jogging c’è il rischio di contagio
Articolo successivoLite Orlando-Salvini sulla gestione dell’emergenza covid-19
ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui