Nessun “inferno” al Giraud: Savoia-Palermo a porte chiuse

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Il coronavirus spegne anche la “musica”. Quella dei canti dei tifosi che, di certo, in occasione del big match Savoia-Palermo avrebbero riempito gli spalti dell’Alfredo Giraud. Il rischio ha spinto il Governo alla decisione di far disputare ogni evento sportivo soltanto a porte chiuse, e fino al prossimo 3 aprile.

DOV’E’ L’INFERNO?

Della gara dei rosanero in casa della principale antagonista in campionato si parlava già da mesi. E quello che il direttore generale dei campani, Giovanni Rais, ai tempi aveva annunciato come un vero e proprio “inferno“, dunque, non potrà più andare in scena. Il Palermo salterà l’appuntamento con i propri tifosi anche per la sfida di domenica contro il Corigliano, oltre che per la gara interna di fine mese, al Barbera, contro la Palmese.

COME IN CASA

“Avremmo giocato in una cornice di pubblico increbile – ha commentato l’amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola – fra tifosi di casa ed i nostri. Ovunque siamo andati quest’anno è come se avessimo giocato al Barbera: non avere i nostri supporters al seguito ci dispiace molto”.

Il silenzio, o quasi, dominerà, dunque, al Giraud, partita per la quale l’unica soluzione possibile è quella della televisione. Da valutare se, anche per i tifosi del Savoia, così come avviene già per il Palermo, la sfida sarà trasmessa in diretta tv. “Bisogna prendere atto del momento – ha commentato Sagramola alla Gazzetta dello sport – e prendere una decisione sull’effettiva pericolositaÌ€ di contagio che c’eÌ€ ed eÌ€ reale. Purtroppo giocare a porte chiuse eÌ€ una non partita, peroÌ€, ci sono cose piuÌ€ importanti da preservare come la salute e il calcio a porte chiuse diventa il male minore”.

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