Sottraeva i fondi di “Sicilia Futura”, scatta il sequestro per un dipendente

Il dipendente pubblico è accusato di peculato per essersi appropriato di quasi 25mila euro destinati al Gruppo Sicilia Futura

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I finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano di Palermo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo d’urgenza, per circa 25 mila euro, nei confronti ldi un dipendente del Gruppo Parlamentare Sicilia Futura.

dipendente

L’ACCUSA

Le investigazioni, svolte tramite le analisi della documentazione acquisita nel corso delle indagini, hanno dimostrato che il dipendente pubblico, Antonino Randazzo, 66enne di Palermo, ha approfittato dell’incarico di addetto ai pagamenti e quindi con accesso diretto ai conti correnti del Gruppo Parlamentare e “si è appropriato, senza alcuna autorizzazione, di somme (25 mila euro) versate dall’Assemblea Regionale come contributo in favore della compagine parlamentare” –riferiscono dalla guardia di finanza.

In seguito alla conseguente segnalazione inoltrata dalle Fiamme Gialle alla procura della Repubblica di Palermo, il Pm titolare dell’inchiesta, Giovanni Antoci, ha emesso il decreto di sequestro preventivo d’urgenza dei beni per un valore corrispondente alle somme di cui il dipendente pubblico si è precedentemente appropriato.

I finanzieri hanno così proceduto al sequestro di un immobile di proprietà dell’indagato, nei pressi di Termini Imerese, per un valore di circa 24.774 euro. A beneficiare di quei soldi sarebbero stati anche altri colleghi. A sottolinearlo la stessa Corte, specificando che dei quasi 25mila euro, circa 3500 erano stati recuperati poco dopo la scoperta dei bonifici anticipati.

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