Coronavirus, lo sport è in fibrillazione: Malagò detta la linea

Il presidente del Coni Giovanni Malagò è intervenuto per fare chiarezza sulla situazione che si sta determinando in alcune zone a causa del Coronavirus

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In Italia la situazione legata al Coronavirus diffusa in ampie zone del Paese, si fa sempre più allarmante. Nel corso di un evento che si è svolto a Montalcino, in provincia di Siena, il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenendo sul merito, è stato molto chiaro. Infatti, riferendosi alla situazione relativa a diversi avvenimenti di calcio o di basket che sono stati rinviati a date da destinarsi, proprio in relazione all’emergenza sanitaria in corso, ha spiegato: «Se c’è una manifestazione dove si sta verificando uno di questi casi, lì lo sport si deve fermare. Sono in contatto costante con il ministro Spadafora, se ci sono competizioni in un luogo dove ci sono questi casi, lo sport non può esserci, per ovvi motivi. Se si possono attuare altre precauzioni? Su questo argomento parlano tutti, io penso che è meglio far parlare chi è competente».

Il presidente del Coni Giovanni Malagò

IL MONDO DELLO SPORT È MOLTO ATTENTO

«Sono in contatto con le autorità che hanno la responsabilità, il diritto e dovere di prendere iniziative e precauzioni – ha ribadito Malagò a chiare lettere -. Se ci sono autorità governative e rappresentanze locali che faranno ordinanze per la sicurezza dei cittadini, lo sport si deve immediatamente adeguare» – ha aggiunto.

OLIMPIADI DI TOKIO

Resta aperto il discorso sulle Olimpiadi, previste per il periodo compreso tra il 24 luglio e il 9 agosto Tokyo. Anche questa è una manifestazione a rischio, e ancora non si può dire se salterà o no. In merito Malagò ha dichiarato: «Sono un rappresentante del Cio, e ci parlo tutti i giorni. Al momento non ci sono controindicazioni che ci siano problemi per le Olimpiadi».


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