Palermo-Messina Fc, crocevia per due

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Sarà un derby all’ultimo respiro quello che si disputerà domani alle 15 al Barbera. Le premesse per assistere ad una gara tiratissima ci sono tutte. I rosa sono chiamati a dare continuità alle ultime due vittorie consecutive. Due partite che hanno permesso alla squadra di Pergolizzi di accumulare un tranquillo vantaggio sul Savoia. Il Messina è in serie positiva e da 10 partite, dal cambio cioè della guida tecnica gli uomini di Gabriele hanno collezionato 8 vittorie un pareggio ed una sola sconfitta. Anche per i peloritani dunque un risultato pieno significherebbe la certificazione che la terza forza del campionato può ambire a qualcosa di più di una tranquilla qualificazione ai play off. Tra le due però chi non può assolutamente sbagliare è la squadra rosanero che si presenta a questo incontro con alcune importanti defezioni.

QUANTI ASSENTI

Non ci saranno i due esterni Doda e Vaccaro, infortunato il primo squalificato il secondo, che hanno garantito sino ad ora la necessaria spinta sulle fasce. Non ci sarà neanche il capitano Martinelli che deve scontare una giornata di squalifica. Ancora assenti gli attaccanti protagonisti del girone di andata. Santana e Ricciardo sono ai box per infortuni piuttosto seri. A queste assenze deve sopperire Pergolizzi che per fortuna ha trovato a gennaio i due ottimi acquisti Floriano e Silipo e la buona condizione del baby Langella e del tagliagole Sforzini tornato alla rete domenica scorsa a Marina di Ragusa. Nel Messina un solo dubbio ma piuttosto pesante.

UNA FESTA DI SPORT

La probabile assenza del bomber Carbonaro che in A ha esordito con la maglia del Palermo toglierebbe molto del potenziale offensivo alla squadra del presidente Arena lasciando al solo Facundo Coria, mezza punta decisamente interessante, il peso dell’attacco giallorosso. Sarà dunque una partita tutta da vivere questo derby di Sicilia con la speranza che i rosa possano mettere un altro pesante mattone nella costituzione della vittoria del campionato e con l’auspicio che nonostante la storica rivalità tra i tifosi delle due città sia ancora una volta una festa di sport come tante ne abbiamo vissuto in questo pianeta sino allo scorso anno a noi sconosciuto che si chiama serie D.

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