Il post Savoia che insegna al Palermo e alla sua gente?

Che lezione lascia Palermo Savoia per il resto della stagione?

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Non tanto la sconfitta in se, ma il modo in cui questa è arrivata contro il Savoia per il Palermo e tutto l’ambiente che lo circonda, puó essere una opportunità di crescita ed ulteriore maturazione?

CHE LEZIONE TRARNE?

Alla squadra puó insegnare rapidamente che la D è più questo genere di situazioni ed arbitraggi border line, che la simpatia del San Tommaso o Corigliano. Che presto, quando le esigenze di classifica presseranno maggiormente ogni avversario, gare di ostruzionismo, provocazioni e perdite di tempo in Savoia style, si ripeteranno a iosa. All’ambiente fin qui encomiabile nel supporto di presenza e affetto puó invece insegnare che  lo ius soli di grande decaduta non mette al riparo dal dover subire situazioni come quelle vissute domenica. Che non sono uno scandalo e che ricapiteranno, sia in casa che in trasferta.

NESSUNO È PERFETTO

Si deve anche comprendere che all’interno stesso delle 10 vittorie di fila precedenti il Palermo in piú di un’occasione, ha raccolto piú del meritato, specie in trasferta. La squadra è piú che buona, il lavoro fatto, nelle condizioni in cui si era al via della rinascita, è eccezionale, ma la squadra ha comunque delle carenze che non devono essere taciute per troppo affetto. Per esempio in squadra manca la classica punta brevilinea scaltra, agile ed un po’ “carogna”. Gente pratica dall’immediatezza di pensiero ed esecuzione verso la porta. 

CARENZA OFFENSIVA?

Ricciardo e Sforzini sono le uniche reali punte di ruolo che vivono di rifornimenti in zona gol, ma se questi vengono meno restano sostanzialmente avulsi dal gioco e dalla possibilità di creare pericoli. Partite come quella di domenica, tracciano la via agli avversari piú furbi su come intralciare le nostre trame offensive ed inaridire il nostro attacco. Che se pur il piú prolifico ad oggi, presenta poche variabili e soluzioni alternative di pericolosità. Con il Savoia il Palermo, gol annullato a parte, non ha praticamente mai tirato  verso la porta avversaria. In trasferta specie a Nola o Biancavilla, invece i rosa nero hanno capitalizzato al meglio gli sporadici episodi.

COMUNQUE SI È VINTO

Esultanza rosa nero in un post partita Ph. Mike Palazzottto

Il Palermo ad oggi vanta la capacità di aver vinto partite, specie in trasferta nelle quali ha tirato pochissimo verso la porta avversaria. Poche conclusioni  ed una manovra offesiva spesso “prolissa” e macchinosa per fortuna sorretta da una difesa che ha reso di platino i risultati esterni negando la possibilitá di recupero agli avversari. Questa situazione ha creato una dote da difendere ed accrescere per evitare pressioni nocive. Ma il solo modo per proteggerci da brutte sorprese è non ritenersi a priori superiori a nessuno è capire anche i nostri difetti.

TIFOSI TROPPO AFFETTUOSI?

Infine il tifoso generico capisca che “affezionarsi” difendere o esaltare qualche nostro calciatore per qualche bella partita in D, facendo ardite proiezioni sul futuro dello stesso in maglia rosa nero è quasi sempre fuori luogo e prematuro. I veri esami aspettano altrove ed il Palermo se non vuole andare in B in 6 anni deve essere cinico e circondarsi solo di gente pronta subito senza far da chioccia e gli “occhi dolci” a nessuno.

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