Savoia e Palermo, una squadra di ex

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Domenica al “Barbera” il Palermo di Rosario Pergolizzi ospiterà il Savoia squadra fra le cui fila, come ha già anticipato il nostro giornale, ha militato quello che sarebbe diventato, qualche anno dopo, un beniamino della tifoseria rosanero: un giovanissimo Giulio Migliaccio. Andando a scovare negli archivi è facile accorgersi di quanto numerosi siano stati gli incroci fra le due compagini in termini di doppi ex. Talmente numerosi da riuscire ad allestire una vera e propria società composta da squadra titolare, panchina ed allenatore. Pochi fenomeni, diversi buoni giocatori e qualche carneade che ai più risulterà quasi sconosciuto.

IL PACCHETTO DIFENSIVO 

In porta abbiamo schierato Generoso Rossi, portiere regolare che con i rosanero ha giocato nell’anno del “travaso” veneziano in terra sicula. In difesa abbiamo scelto Ferrara e Ciardiello come centrali, quasi 150 presenze complessivamente in serie B, Simone Altobelli (fra i protagonisti della promozione dalla C1 alla B del Palermo “romano” di Capitan Cappioli) e Rosario Compagno (attuale collaboratore di Rosario Pergolizzi) sugli esterni.

LA LINEA MEDIANA

A sinistra della zona centrale Michele Scaringella, anch’egli nella rosa vittoriosa della serie C1, mentre a destra la scelta era fra due meteore: Fabio Paratici, oggetto misterioso in maglia rosanero ma oggi pezzo grosso dei quadri dirigenziali della Juventus, e Gianmarco Frezza, arrivato in rosa dal Savoia con ottime referenze ma subito dileguatosi nel nulla. In mezzo oltre al già citato Giulio Migliaccio, leader in campo per agonismo e tenacia ed autore di alcune delle pagine più belle della storia del Palermo, Antonio Marasco (un altro transfugo del Venezia, appena sei mesi in rosanero).

L’ATTACCO

Se difesa e centrocampo sono i ruoli più abbondanti di doppi ex, in attacco c’è penuria. In ogni caso due nomi che faranno scuotere la memoria dei tifosi rosanero over 40 li abbiamo recuperati. Per la precisione, un trequartista ed un bomber di razza. Il trequartista è un mancino, tecnicamente fortissimo e che quando era in giornata faceva ammattire le difese avversarie: Lorenzo Battaglia. Uno che, prima dei nomi stellari successivamente arrivati, ha rappresentato – per la categoria – un vero fenomeno, forse sottovalutato dalle categorie superiori. Il bomber è Re Giorgio Lunerti, in doppia cifra in quel Palermo che per la prima volta dopo la radiazione veniva promosso dalla C1 alla B.

ALLENATORE

È la ciliegina sulla torta, perché il mister rappresenta un Palermo che rinasce dalle sue stesse ceneri. Chi meglio di lui, quindi, per guidare questa squadra di doppi ex? Stiamo naturalmente parlando di mister Pino Caramanno da Piana degli Albanesi, il comandante che ha traghettato i rosanero dalla C2 alla C1 al primo colpo e che al Savoia è stato da giocatore.

Mister Pino Caramanno da Piana degli Albane

SCUOLA GUIDA ROSANERO

Oltre gli undici messi in campo possiamo ricordare Carmine Amato (altro portiere anni ‘90 con alcune presenze in serie B), Finetti e Antonaccio (difensori del Palermo di Massimo Morgia), i carneadi Malafronte e De Vezze ed i palermitani Campofranco e Sanseverino. Tanti incroci, insomma, fra Palermo e Torre Annunziata, sperando che domenica i rosanero piazzino il cartello “Stop” sulla strada dei campani e beneficiare della precedenza.

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