Pergolizzi domenica ci sarà. Show con le stampelle in allenamento

Nonostante infortunio subito nel corso de un allenamento, il tecnico rosanero è tornato in campo ad allenare i suoi ragazzi, rimandando loperazione.

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L’allenatore del Palermo Rosario Pergolizzi ha subito una lesione sub totale al tendine di Achille nel corso di una seduta di allenamento al “Pasqualino” di Carini. Per questo si temeva che non potesse essere presente domenica prossima per la partita conto la Cittanovese. Invece ieri è tornato in campo, aiutato da Libro e Compagno, anche se con un tutore e appoggiandosi alle stampelle. Ha chiesto di sedersi solo dopo due ore di allenamento.

Palermo
ROSARIO PERGOLIZZI

LA COLPA È DELLA “PARTITELLA

Il tecnico, quando manca qualcuno, come fa da anni, partecipa alle partitelle d’allenamento, in barba ai suoi 51 anni. Nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport racconta: «Ho effettuato un semplice passaggio, e ho sentito “tac”, un rumore secco come lo scatto di una molla». A caldo le previsioni erano che doveva operarsi subito, ma lui domenica non vuole mancare, per festeggiare la possibile sesta vittoria.

IL RISCHIO DI DOVERE SUBIRE UN INTERVENTO PIÙ COMPLICATO

Ritardando l’operazione c’è il rischio di dovere subire un intervento più complicato, ma lui, Pergolizzi, subito non vuole mollare e per restare con la squadra si aggira con le stampelle, divertendosi con il torello, spiegando, dando suggerimenti e raccomandazioni. «Non sbagliare il passaggio… Fai attenzione… Dovete migliorare sempre». Questo suo atteggiamento suscita l’ammirazione dei ragazzi, che moltiplicano lo sforzo.

IL PALERMO È NELLE SUE MANI

Pergolizzi si agita, si fa sentire, batte le mani, interviene, rimprovera gli under e gli over allo stesso modo incitandoli: «Forza, forza». E poi: «Attenzione, divertitevi, ma fate le cose per benino». Incita Sforzini: «Fai gol, fai gol». E l’attaccante lo accontenta: nel giro di pochi minuti la mette dentro tre volte. Si interessa anche di Ricciardo, e gli grida: «Non ti fare attrarre dal pallone, scatta prima…». Anche lui lo accontenta. Alla fine saluta tutti con un «Bravi!»

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