Il Napoli costretto a togliere il logo di Maradona dalle maglie: ecco perché

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È stato l’idolo di una piazza, di un popolo. Adesso il suo nome è quello dello stadio di Napoli, e fino ad ora il suo stemma è risaltato anche sulle maglie del club partenopeo. Non sarà più così, però, per via di una sentenza del  del tribunale di Napoli, che ha definito nullo l’accordo tra il Napoli Calcio e l’imprenditore Stefano Ceci, che aveva ceduto al club di De Laurentiis i diritti d’immagine che il campione argentino gli aveva concesso poco prima di morire.

Per il giudice Paolo Andrea Vassallo il contratto tra le parti – si legge nella sentenza, è “lesivo delle aspettative patrimoniali che gli eredi hanno in relazione allo sfruttamento dell’immagine di Maradona, un simbolo planetario del calcio, riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo, il cui valore economico appare di notevole portata, quasi inestimabile”.

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Maradona

IL NAPOLI NON SUBIRÀ CONSEGUENZE

Cifre alla mano si tratta di una decisione che non fa una piega. A fronte di un accordo di circa 23 mila euro, infatti, i proventi derivati dalle vendite delle maglie del Napoli con il logo di Maradona ammontano a 900.000 euro. Stando agli accordi che Ceci aveva stretto con Maradona il licenziante avrebbe dovuto ricevere il 50% dei proventi, ma gli eredi del Pibe De Oro non hanno mai incassato queste somme.

Il Napoli, dunque, non potrà più utilizzare l’immagine stilizzata e creata dall’architetto Giuseppe Klain sulle proprie maglie, ma uscirà illeso dalla vicenda: la società partenopea, infatti, secondo il Giudice ha agito in buona fede, contrariamente a Ceci, che ha ricevuto un’ordinanza inibitoria e un sequestro di 150.000 euro.

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