Mirri a tutto tondo sul Palermo: “Non ho mai pensato di scappare, ora rimarrò solo se sarò utile”

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Il presidente del Palermo Dario Mirri ha parlato a 360 gradi di presente, passato e futuro della squadra rosanero. Ospite a Trm il numero uno del club di via Del Fante ha trattato tantissimi argomenti, incalzato dalle domande dei tifosi e del comico palermitano Roberto Lipari, presente in studio.

«Si sono appena completati i tre anni del nostro impegno, nato con l’obiettivo finale di consegnare il Palermo nelle mani di chi ne avesse maggiori capacità, economiche e tecniche – ha dichiarato Mirri -. L’importante è chiudere dopo il 30 giugno l’impegno che avevamo assunto. Mai, nonostante le tante difficoltà e le critiche, ho pensato di scappare. È oltre un anno che lavoro con gli advisor per individuare il miglior soggetto possibile, è stato un lavoro faticoso, che deve essere completato, ma che consentirà al Palermo di fare ciò che ho sempre sognato.

Già lo scorso 14 dicembre già si era definito tutto con un gruppo con base a Londra, ma gli acquirenti non hanno avuto la capacità economica per finalizzare l’accordo- ha affermato inoltre il Presidente rosanero -. Con Pallotta invece c’è stata una trattativa, che si è esaurita.»

MIRRI: IL CALCIO È UN’IMPRESA, NESSUNO VERRÀ QUI A BUTTARE SOLDI”

«Ringrazio tutti i tifosi – ha proseguito Mirri – quelli che hanno il Palermo nel cuore o che lo tirano fuori quando serve. Questa è stata una vittoria del popolo. Nessuno di noi, se non Silvio Baldini, credeva in questa promozione. Il Palermo ci aveva già fatto versare tante lacrime per finali perse, e avevo il timore che potesse ricapitare contro il Padova. Ero terrorizzato di avere questa responsabilità sulle spalle, ma questa volta è andata bene.

Anche se a tutti noi sta a cuore il Palermo, ricordiamoci che oggi il calcio è una vera e propria impresa, con costi e ricavi – ha sottolineato il Presidente rosanero -. Chiunque voglia guardare al Palermo, dunque, lo farà come un investimento. Nessuno verrà qui a buttare soldi dalla finestra. Ad oggi siamo l’unica società su cento italiane a non avere debiti, e abbiamo ottenuto l’iscrizione con la strada in discesa. Ricordo di pec, Bulgaria, tante mortificazioni. E finché ci sarò io ciò non accadrà più.»

SU BRUNORI: “SE NON SI APRISSERO LE PORTE PER LA SERIE A…”

«Nessuno conosceva Matteo Brunori – ha dichiarato Mirri -. Renzo Castagnini lo ha voluto fortemente, e ha avuto ragione. È un giocatore di proprietà della Juventus, società che deve fare i suoi interessi, come li deve fare il calciatore e anche il Palermo. Già l’anno scorso ho subito la faticosa dipartita di Lorenzo Lucca, che mi disse “Presidente, io voglio andare in serie B”. Allo stesso modo, se non si aprissero le porte della serie A per Brunori, ce la potremmo giocare.»

IL PALERMO DEL FUTURO, TRA STADIO E CENTRO SPORTIVO

«Al sindaco Lagalla ho chiesto solamente una condivisione di un progetto sul futuro – ha affermato Mirri -. Il primo obiettivo è ristrutturare il Barbera, ad esempio il bagno è mortificante, i sediolini in condizioni disastrose. Gli interventi della precedente società sono stati molto limitati, e sappiamo anche che il Comune di Palermo versa in condizioni finanziarie disagiate.

Sul centro sportivo ci ho lavorato per tre anni, ma ci siamo fermati da sei mesi perché lo sviluppo societario consigliava di non andare avanti, ma condividere il progetto con i nuovi proprietariha rivelato il Presidente-. Il centro sportivo di Torretta si realizzerà, quello è l’asset immobiliare che consentirà al Palermo di esistere e produrre talenti.»

SAGRAMOLA? “CHI ARRIVERÀ DECIDERÀ A CHI DARE LE CHIAVI DEL PALERMO”

Sul settore giovanile, ha affermato Mirri, «Leandro Rinaudo ha fatto un grandissimo lavoro. I giovani sono la vera risorsa di qualunque società. Per quanto riguarda la prima squadra femminile, stiamo facendo delle valutazioni. Certamente stiamo considerando di dare un futuro alle nostre bambine, alle nostre ragazze. Sicuramente da parte nostra c’è grande attenzione.»

Interrogato poi sul futuro dell’A.d. Rinaldo Sagramola, il patron rosanero non sembra lasciare adito a dubbi. «È stato colui che mi ha insegnato come funziona questo mondo, e me lo continua ad insegnare. Semmai ci sarà una nuova proprietà, è normale che possano voler consegnare le chiavi della società in mano ad altri.»

MIRRI SULLA CAMPAGNA ABBONAMENTI: “PRELAZIONE AI VECCHI ABBONATI DELLA SERIE D”

Il presidente del Palermo, durante la lunga chiaccherata con Alessandro Amato e Roberto Lipari, si è soffermato anche sulla campagna abbonamenti. «Partirà al più presto – ha dichiarato -. Chi è tifoso, a prescindere dal mercato, ci darà fiducia. Posso dare una notizia, daremo la prelazione agli storici abbonati della serie D, nella stagione in cui ci furono 10.500 abbonati. Certo è che se il Palermo non dovesse riuscire a raggiungere questo numero di abbonati ci dovremmo fare già da subito delle domande.»

“RIMARRÒ SOLO SE SARÒ UTILE”

«La mia morale della favola – ha concluso Mirri – è che il Palermo rispetta i tifosi ma pretende di essere rispettato. La correlazione tra la squadra e la città è fortissima, ma ora bisogna dare il colpo di ali. Abbiamo basi solide, che faccio fatica a vedere nel calcio italiano del futuro.

Io rimarrò se servo. Se non sarò utile me ne andrò il giorno stesso. Avrei più tempo da dedicare alla famiglia, ma ovviamente sarei felice anche se potrò continuare a fare ciò che ho fatto finora.»

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