Il Palermo perde la partita ma salva il thè delle cinque – LE PAGELLE

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Ad un certo punto del match forse un po’ tutti abbiamo sperato che Giuseppe D’Agostino, piuttosto che sciorinare sapientemente nomi e numeri, dicesse dai microfoni del “Barbera” con tono fermo e stentoreo: “Attenzione prego, il volo proveniente da Manchester è stato cancellato, quello che vedete in campo non è il Palermo”. Ecco, quella sarebbe stata una delle pochissime ragioni per le quali poter giustificare una squadra di Corini talmente brutta da non sembrare vera. E mentre a Palermo ci si arrovella sui centimetri dell’erba, su quanti campi deve avere il centro sportivo ed a quanti gradi deve scorrere l’acqua calda dalla docce, il Südtirol ringrazia, porta via i tre punti e lascia i rosanero al quint’ultimo posto. Possa consolarci il fatto che il match sia finito in tempo per farci godere l’ora del thè: perché a certi riti british, ormai, non possiamo più rinunciare.

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Corini, l'allenatore del Palermo

Nel primo tempo il Palermo si avvicina alla porta del Südtirol con la pericolosità di “Impegno Civico” di Di Maio ed ai biancorossi basta una cappellata di Pigliacelli per portarsi in vantaggio con Odogwu ed amministrare la gara come le squadre di Bisoli sanno fare. Nel mezzo di un assoluto vuoto pneumatico è paradigmatica un’occasione divorata da Brunori che in altri – forse baldiniani – contesti, 99 volte su 100 avrebbe messo in rete. Il Südtirol “rischia” pure di raddoppiare con Pompetti che prova a sfruttare una difesa rosa modello presepe 2022, ma il pallone finisce a pochi centimetri dalla porta di Pigliacelli. Davvero poco altro da dire: il fischio del sig.Paterna è un balsamo per le pupille di chi ha assistito a questo strazio di prima frazione.

Triplo cambio ad inizio ripresa e Palermo che prova a rimettersi in carreggiata con Elia che rubacchia un rigore prontamente non concesso dal VAR. È poi Brunori, anche se mollemente, a provarci ed al 53° traversa del neoentrato Soleri di testa su cross di Di Mariano. Insomma, il Palermo sembra esserci. Sembra, infatti. Il gioco dei rosa diventa più plumbeo del cielo di Manchester e con la ferocia offensiva di un gruppo di boyscout. Il Südtirol – zitto tu, zitto io – nel frattempo potrebbe pure mettere la gara nel freezer con Rover, ma Pigliacelli almeno stavolta dice “no”. Il Palermo è tutto in un gol annullato a Segre per un fuorigioco chilometrico, in un tiro di Vido “alla Pinilla” e – sulla respinta del portiere biancorosso – in un palo colpito da Di Mariano. Non c’è più tempo, fischio finale. Quarta sconfitta su sette partite: come si dice “consolidare” in inglese?

LE PAGELLE

Pigliacelli 4. Lo sapevano anche i bambini dell’asilo “Mariuccia” che prima o poi sarebbe arrivata la fissarìa del “centroportiere metodista”. Il raddoppio salvato non basta a garantirgli l’assoluzione. Tanto tuonò che piovve.

Buttaro 5,5. Ci mette la solita grinta ma oggi non basta.

Dal 46° Sala 6. Corini lo preserva come un panda, ma è l’unico terzino che sa arrivare sul fondo e crossare.

Nedelcearu 6. Fa il suo nelle rare occasioni in cui il Südtirol si presenta dalle sue parti. Fra i meno colpevoli.

Marconi 5. Giornata storta. Fisicamente le prende da tutti e Odogwu lo fa apparire piccino, piccino. Prende il “solito” giallo evitabilissimo a centrocampo.

Dal 69° Valente 5,5. Entra che il Palermo è più confuso che persuaso e si cala alla perfezione nel mood della squadra.

Mateju 5. Terzino sinistro, terzino destro, centrale, raccattapalle, stewart e ghiacciolaro. Tutto simpaticamente male.

Stulac 4,5. Da segnalare un assist per Brunori a fine primo tempo ed un passo cadenzato da sabato sera alla Champagneria. Dovrebbe avere le chiavi del gioco rosanero ma devono avergli rubato il borsello.

Dal 46° Damiani 6. Grinta e geometria al servizio della squadra. Gioca ordinato senza buttare via il pallone.

Segre 5,5. Tanto movimento, tanti palloni giocati, poco alla voce concretezza.

Elia 5,5. Primo tempo interessante, secondo non pervenuto. Finisce la gara da terzino destro, ed è quanto dire.

82° Vido 6. Appena dieci minuti ed una “bomba” che a momenti raddrizzava il match.

Floriano 5,5. Torna in campo dal 1° minuto ma non incide come dovrebbe (e potrebbe). Corini lo lascia a fare la doccia dopo metà partita.

Dal 46° Soleri 6. Cattiveria agonistica, movimento ed una traversa. Il ragazzo ha voglia, forse meriterebbe spazio.

Di Mariano 5. Nel primo tempo è un fantasma che non appare mai per fare paura agli altoatesini. Qualche buon cross nella ripresa ed un palo in pieno recupero, ma dire che da lui ci si aspetti di più è francamente un eufemismo.

Brunori 5. Involuto, isolato come neanche durante la gestione Filippi. Giornata da dimenticare al più presto.

Corini 4. Squadra sottotono incapace di proporre soluzioni alternative all’improvvisazione ed alla giocata individuale. Di solito si parla di panettone, qua siamo a rischio martorana.

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