Baldini: “Anno di transizione? Non mi interessa, il Palermo andrà in serie A”

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Il Palermo ha iniziato il ritiro al Tenente Onorato di Boccadifalco, e contestualmente anche Mister Baldini ha rilasciato le prime dichiarazioni in conferenza stampa. Nonostante il cambio di categoria, e le difficoltà ad esso annesse, l’incrollabile fede del tecnico toscano non ha lasciato spazi a dubbi o fraintendimenti.

“In tutte le cose o ci si mette la faccia o ci si nasconde dietro le pieghe dell’ipocrisia – ha dichiarato Baldini -. Soriano, CEO del City Group, ha detto in conferenza che dobbiamo fare un campionato di transizione, ma questo non fa parte di me. A me non interessa la paura che le cose vadano male, io alleno il Palermo convinto che possa andare in Serie A. Io credo che la mia fede è talmente grande che non mi fa paura niente, io sono pronto a questa nuova sfida e sono pronto per iniziare il campionato. Non sarà una passeggiata, ma so che alla fine il Palermo otterrà la promozione in Serie A”.

Su Brunori: “È con Castagnini che dovete parlare. Io sono fiducioso che quando inizierà il campionato il Palermo avrà una rosa competitiva, ma non dobbiamo iniziare a nasconderci sui falsi problemi. La vita mi ha insegnato che non devo trovare i problemi, ma cercare di risolverli. Io non voglio avere problemi, voglio avere situazioni da affrontare per risolverle al meglio.”

AMICHEVOLI? DOVREMO FARNE ALMENO 3 PRIMA DELLA REGGIANA

Sono molto fiducioso – ha aggiunto Baldini -. Tutti vogliono darmi una squadra in grado di ottenere questo risultato. Mi è stato chiesto di fare un campionato tranquillo, ma non mi piace. Mi piace vivere nel pericolo, nell’adrenalina. Mi sento vivo in questa maniera, è il mio modo di essere. A Soriano ho detto le stesse cose”.

Sulle amichevoli: “Cercheremo di fare un test a settimana. È normale che la prima sarà un po’ così. Vogliamo andare a giocare con squadre importanti, in questo momento il programma non è ben definito. Dobbiamo capire cosa faremo e dove andremo, ma prima della Reggiana dovremo fare come minimo tre amichevoli per arrivare in condizione.”

“L’affiatamento del gruppo è una componente fondamentale – ha aggiunto poi Baldini -. Vedi l’Italia dell’82 o quella che ha vinto l’Europeo. Nel 2006 è stato scelto anche il gruppo rispetto al singolo. Il Psg non ha vinto con i singoli, ma con il gruppo. Broh e Peretti? Manuel lo conosco, è un ragazzo che ha dimostrato di avere qualità. Broh si è guadagnato la Serie B sul campo, non partono indietro ma alla pari degli altri. Durante il nostro percorso verranno valutati e vedremo se potranno essere importanti per noi. De Rose? Non ho informazioni circa una sua partenza.”

“IL CITY GROUP PENSAVA ANCHE FOSSE IMPOSSIBILE ANDARE IN B”

“Il City Group, in base agli algoritmi, riteneva impossibile che il Palermo andasse in Serie B – ha detto il tecnico rosanero -. Ma alla fine ci siamo riusciti. In queste cose si esclude l’emotività, che è la parte più importante. Se un giocatore non si sente importante, non potrà mai migliorare. Se uno studia e non capisce perché lo fa dopo due ore fa una fatica enorme e non riesce ad andare avanti. Io sono sereno, devo solamente affrontare le difficoltà nella maniera giusta”.

Loro mi conoscevano, sapevano chi ero – prosegue Baldini riferendosi al City Group -. Le informazioni mettono dalla mia parte una certa follia, che per me è razionalità. Io con l’Empoli ho vinto dalla Serie B alla A. E in quel campionato vi erano squadre blasonate come Genoa, Sampdoria e Napoli. La storia è importante per il passato, nel presente bisogna avere giocatori che abbiano voglia di arrivare. Io al City Group ho spiegato perché ho fiducia in questo gruppo. Se mi metto a parlare del possesso palla di Guardiola sarei presuntuoso, invece a loro ho parlato del filosofo Cartesio per dire che la realtà esiste per quello che vedo”.

BALDINI: “ABBIAMO FATTO PIÙ GOL DI TUTTI, MI BASO SULLA REALTÀ”

“Il Palermo ai playoff ha vinto sei partite su otto, prima di arrivare lì sono state fatte sei trasferte tra cui Monopoli e Bari – evidenzia Baldini in conferenza stampa -. Siamo la squadra che ha fatto più gol tra A, B e C. Quindi andiamo ai numeri, io mi baso sulla realtà. Io so che la realtà è questa e parto da questi numeri. Possiamo giocarcela anche in Serie B, è normale che più giocatori bravi abbiamo più abbiamo possibilità. Dobbiamo partire dai giocatori che abbiamo per cercare di prenderne ancora più bravi.”

“Dobbiamo credere in noi stessi, con questi numeri possiamo giocare in Serie B – prosegue Baldini -. Quando giochi con Genoa, Cagliari o Venezia giochi due volte in un anno. Se tu sei concentrato, puoi batterli anche se loro sulla carta sono più forti. Il problema è credere di fare le cose in un certo modo. Io vado in campo sapendo quali sono le cose che possono far male a loro e viceversa”.

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BALDINI: “CAMPIONATO TRANQUILLO? NON SONO UNO CHE DEVE ANDARE A GIOCARE A BOCCE”

“Il mio obiettivo è giocarmi il campionato per arrivare in Serie A – ribadisce nuovamente il tecnico -. Sarebbe più facile dire di voler fare un campionato tranquillo, ma non mi sento ancora uno che deve andare a giocare a bocce per passare la giornata. Finché il mio spirito è questo, ci metto la faccia pur sapendo che se va male verrò contestato. Tutto questo fa parte del gioco, la fede mi aiuta a credere che i miracoli non sono un caso e possono esistere. Noi abbiamo vinto i playoff perché abbiamo tirato fuori il meglio da ogni giocatore. Quando il City Group mi ha sentito ragionare in questo modo, hanno capito la mia razionalità”.

“CASTAGNINI? MI SONO SCHIERATO DALLA SUA PARTE”

“Durante i playoff diverse volte è stato scritto che il ds non sarebbe stato confermato, lui era l’unico senza contratto – dice Baldini parlando del ds Castagnini -. Io so che quando le persone sono in difficoltà bisogna stargli vicino. Mi sono schierato dalla sua parte, questo mio modo di essere non era un’imposizione, ma un semplice modo di dare equità. Se Castagnini avesse avuto un contratto, mi sarei comportato in modo diverso. Non mi sembrava giusto che lui potesse essere l’unico a non giovare della vittoria del Palermo.

Zavagno? Lui è una persona molto alla mano, si è messo al nostro livello per darci una mano. Ha un bel feeling con Castagnini, quando ci parlo mi trovo benissimo. I giovani talenti del City? Quando abbiamo un problema Soriano ha detto di poterli chiamare. E allora noi se avremo bisogno li chiameremo in inglese: ‘Help’“.

“FLORIANO? ASPETTIAMO CHE CI RAGGIUNGA”

Baldini hai poi parlato di un giocatore non presente nei primi giorni di ritiro, che si presupponeva potesse lasciare il Palermo per raggiunti limiti d’età. Così, però, potrebbe non essere. “Floriano? Spero che lui possa firmare e che ci possa raggiungere – ha dichiarato il tecnico – Ai playoff è stato determinante, da quello che mi hanno detto sembra che o domani o dopodomani possa raggiungerci. Noi vogliamo confermare questo giocatore nonostante l’età.

Per Pelagotti e Odjer, invece, non ci sarà spazio nel prossimo Palermo. “La società ha scelto di lasciare liberi questi ragazzi. Dispiace, però abbiamo tirato una riga. Questi due ragazzi non rinnoveranno il contratto”.

Su Silipo e Felici l’allenatore risponde invece così alle domande dei giornalisti: “Quando ho detto di aver sbagliato con loro, non è stato premeditato. Avrei dovuto essere più bravo a valorizzarli. Quando sono stati in difficoltà, non sono sempre riuscito a dargli il mio 100%. Quando mi hanno dimostrato che erano pronti per dare una mano, Silipo ha sempre giocato perché se lo è meritato. Felici si è un po’ perso alla fine, a quel punto io dovevo far giocare quelli che mi potevano garantire la possibilità di andare in B senza aspettare nessuno. Felici mi ha dimostrato comunque di avere delle potenzialità per stare in questo gruppo”.

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