Palermo, attento Mirri: Baldini è un uomo di parola

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“E non ci lasceremo mai!”, cantavano Wess e Dori Ghezzi vincendo “Canzonissima” del 1975. Allo stesso modo, anche ben prima del fischio finale di Palermo-Padova, il rapporto d’amore sportivo tra il Presidente, Dario Mirri, ed il suo allenatore, Silvio Baldini, sembrava naturalmente proteso verso la più ovvia delle ovvie prosecuzioni. Evidentemente, però, il tecnico toscano ci tiene a mettere dei “puntoni” sulle sue “i”. Se non altro per ribadire alcuni dei concetti espressi macroscopicamente nelle tante conferenze stampa nelle quali ha parlato.

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L'allenatore del Palermo ed il suo Presidente

“Io cerco l’emozione”, “a me del risultato non me ne frega niente”, “io vivo per la mia famiglia ed i miei amici”. Questi alcuni dei suoi capisaldi. Fra i suoi amici – e lo ha più volte ribadito – c’è Renzo Castagnini. Un uomo che alla vigilia di Natale ha permesso al destino di tornare ad intrecciare la vita della città di Palermo con quella di Silvio Baldini. Naturale che anche semplicemente subodorare che possa non esserci posto per l’attuale DS in una nuova compagine societaria abbia fatto saltare la mosca al naso al tecnico rosanero.

Di certo c’è che per Castagnini il 30 giugno il suo contratto arriverà al capolinea. Il fatto che il tecnico rosanero si sia lasciato andare in diretta TV ad un’esternazione così roboante (“Se non rinnovano Castagnini tratteremo per la risoluzione del mio contratto”) significa – per usare un eufemismo – che qualcosa stia scricchiolando. Davvero un peccato non riuscire a godere per più di un giorno di un successo enorme quanto insperato come la promozione in serie B. Ma siamo a Palermo, città dalle mille contraddizioni, dove essere felici è troppo spesso un lusso.

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