Palermo, Baldini: “Ho sempre creduto nella promozione in B”

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Mister Baldini è intervenuto in conferenza stampa il giorno dopo la promozione del Palermo in serie B.

“Per ottenere un risultato bisogna che i giocatori credano in quello che fanno e che sappiano che chi li guida non si sarebbe mai arreso. A Potenza mi ha dato fastidio che qualcuno abbia deriso il lavoro del mental coach. I risultati alla fine si sono visti. Ho visto ignoranza o malafede e mi ha dato fastidio. Io sapevo che il mio destino mi avrebbe messo davanti delle difficoltà ed a Potenza ho veramente rischiato la salute, facevo fatica o riprendermi. Li i giocatori hanno capito che avrebbero dovuto anche morire per ottenere l’obiettivo serie B. Questa squadra ha fatto qualcosa di importante. Ieri sera i ragazzi non hanno fatto neanche respirare il Padova, una squadra eccezionale. C’è da essere orgogliosi”.

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“Il mio sfogo avrebbe potuto avere anche un altro effetto, ma la mia fede mi ha fatto credere che fosse la cosa giusta. Con Valente ero andato vicino alla finale, persa al 119º della semifinale. Ho detto a lui e Damiani che forse non eravamo pronti, adesso è ora di godersi questa festa.”

LA VITTORIA DI TUTTI

“Il mio contratto non è un problema. Abbiamo fatto tanto tutti insieme e non voglio perdere nessuno dello staff con cui abbiamo vinto. È una vittoria di tutti, soprattutto di Castagnini, non un direttore sportivo ma il mio amico del cuore. Mi ha detto: “Se ad allenare sei questo, il finale lo conosco, saremo promossi”. Non è mai intervenuto nelle mie scelte e questo è un segno di grande rispetto raro fra i direttori sportivi. Lui è stato fondamentale”.

“Non cerco la serie A, io cerco me stesso. Posso anche stare in un interregionale ma essendo me stesso. Ho trasmesso un messaggio, che la speranza non muore mai. Potrei allenare benissimo, conosco la materia. Mi hanno fatto i complimenti cinque allenatori di A e un direttore sportivo mi ha chiesto a che ora può chiamarmi. Ma non mi interessa, posso anche stare senza allenare, mi piace fare le cose con la gioia.”

“La maggior parte degli allenatori pensano all’ingaggio, senza umanità. Cinque sei ragazzi che hanno giocato poco mi hanno detto delle parole bellissime, non c’è coppa migliore di questo. Purtroppo in questa società chi vince è bravo, chi perde è stupido. Ma non è il mio modo di essere. Io sono per la meritocrazia”.

“CONVINTO CHE SAREMMO SALITI IN B”

“Ero talmente convinto che avremmo vinto che ogni passaggio turno era una goduria. Abbiamo fatto questo percorso senza stress, senza ritiri. Sabato ho mangiato a Mondello, fra la gente. I familiari dei calciatori hanno realizzato un video e loro si sono emozionati, gli ho detto: “Ora siete imbattibili, andate e trasformate questo amore in vittoria”.

BALLOTTAGGIO PELAGOTTI-MASSOLO?

“Pelagotti non l’ho abbandonato nelle difficoltà. Massolo in allenamento, però, era straordinario. Poi si è un po’ seduto ed è tornato titolare Pelagotti. L’intervento chirurgico di Alberto lo ha caricato e da allora ha inanellato prestazioni su prestazioni, ha parato due rigori. Quando si fanno le cose giuste di trova anche l’alchimia per fare le cose giuste.”

“Ora cercherò di vivere questo momento con gioia. Sono sicuro che se lavoriamo come sappiamo, ti posso garantire che al massimo nel giro di due anni il Palermo andrà in serie A”.

DARIO MIRRI

“Il Presidente è un tifoso e ha vissuto da tifoso, infatti stamane all’alba ha fatto il bagno a Mondello con i giocatori. Un giorno voleva parlarmi del premio promozione, gli ho detto di no. Sono felice che possa cedere il Palermo in serie B e non in C.”

“Questa vittoria voglio condividerla anche con voi giornalisti che ogni giorno avete scritto sul Palermo, grazie tutti.”

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